‘Ndrangheta: Franco Idà senza alcuna misura, revocata pure la libertà vigilata
Totalmente libero il cognato del boss Bruno Emanuele, anche lui condannato in via definitiva per associazione mafiosa nel processo “Luce nei boschi”


Il magistrato di Sorveglianza di Catanzaro, Angela Cerra, ha revocato la misura della libertà vigilata nei confronti di Franco Idà, 57 anni, di Ariola di Gerocarne, cognato del boss Bruno Emanuele (che sta scontando l’ergastolo). Il magistrato ha infatti ritenuto cessata la pericolosità sociale e quindi ha revocato la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni, così come chiesto dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Vincenzo Galeota. Al termine del processo nato dall’operazione “Luce nei boschi”, Franco Idà è stato condannato in appello alla pena di 11 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa (commesso dal 1980 al 20 gennaio 2015, data della sentenza di primo grado) e traffico di stupefacenti (commesso dal 2001 al 2004, in continuazione con altra condanna rimediata a Brindisi). Le sentenze definitive gli hanno riconosciuto un ruolo di spicco nella consorteria mafiosa di Ariola, Gerocarne e Sorianello guidata dagli Emanuele.
Il 24 febbraio scorso Franco Idà era stato segnalato dai poliziotti della Questura di Vibo per violazioni delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale in quanto rinvenuto fuori dalla sua abitazione prima dell’orario consentito ed in altri giorni (ben sette nel 2021 e due nel 2022) anche in compagnia di soggetti controindicati. Nel corso dell’interrogatorio dinanzi al giudice, Franco Idà ha sostenuto che le sue «condizioni di salute si sono aggravate tanto da essere portatore di handicap e ha ribadito che, ormai da anni, conduce una vita sana e nella legalità e quando le condizioni glielo consentono, per sentirsi ancora utile, trascorre parte del tempo presso la zona industriale di Soriano Calabro in un piazzale adibito alla vendita di auto, il cui titolare Carnovale Michele è suo genero». Alla stregua delle risultanze acquisite, il magistrato ha ritenuto esente da rilievi la condotta di Franco Idà successivamente alle precedenti violazioni e da qui la decisione di revocare la misura di sicurezza della libertà vigilata.
LEGGI ANCHE: Soriano Calabro: tenta estorsione sui lavori alla caserma dei carabinieri, arrestato
Comune di Soriano e infiltrazioni mafiose: la relazione della Prefettura di Vibo fra luci e ombre