Taglio di faggi nella riserva del Marchesale, otto assoluzioni a Vibo
I difensori degli imputati sono riusciti a dimostrare l’esistenza di un’autorizzazione da parte del Comune di Dasà
Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Anna Moricca, ha assolto otto imputati, tutti accusati per il taglio di alcuni alberi e per il reato di furto aggravato di legna. La vicenda risale al 2017 quando alcuni faggi ricadenti nella riserva naturale del Marchesale – ricadente nel territorio comunale di Dasà – erano stati abbattuti. I carabinieri-forestali, intervenuti sul posto, avevano contestato l’assenza di autorizzazioni per il taglio, con conseguente danno paesaggistico ambientale. I difensori degli imputati hanno però documentato al Tribunale l’esistenza di un’autorizzazione del Comune nei confronti della ditta. Da qui le assoluzioni nei confronti di: Bruno Nadile, 28 anni, di Mongiana; Francesco Lamacchia, 33 anni, di Petronà; Pasqualino Nesci, 33anni, di Dinami; Antonio Martino, 28 anni, di San Pietro di Caridà; Salvatore Costa, 59 anni, di Mongiana (tutti difesi dagli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato), Alessandro Ienco, 33 anni, di Serra San Bruno (avvocato Raffaele Masciari), Gino Ienco, 48 anni, di Fabrizia e Adriano Ienco, 27 anni, di Fabrizia (entrambi difesi dall’avvocato Raffaele Suppa).
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