domenica,Ottobre 6 2024

Riciclaggio, Cassazione conferma Riesame su gravità indiziaria per una ragazza di Gerocarne

Nel settembre scorso il gip di Vibo ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora nel territorio comunale di Roma

Riciclaggio, Cassazione conferma Riesame su gravità indiziaria per una ragazza di Gerocarne

La Cassazione ha ritenuto manifestamente infondato il ricorso di Arianna Idà, 23 anni, di Gerocarne, avverso l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro del 10 maggio scorso confermativa di una misura cautelare emessa il 26 aprile in relazione al reato di riciclaggio commesso tentando di occultare la somma in contanti di oltre duecentomila euro, fuggendo dall’abitazione del padre mentre era in atto una perquisizione nei confronti di una vicina abitazione di pertinenza del di lei cugino Michele Idà utilizzata come base per un traffico di stupefacenti.
La provenienza illecita del danaro sequestrato, anche per la Cassazione era deducibile dal contegno tenuto dalla ragazza in concomitanza con l’operazione di controllo della polizia effettuata nei confronti di una vicina abitazione nella disponibilità del cugino – al cui interno si sarebbe svolta un’attività illecita di traffico di droga – con il tentativo di fuga celando un’ingente somma di danaro in contanti per oltre 200mila euro”. Di tale possesso “di una somma in contanti non minimale, la ricorrente – sottolinea la Cassazione – non ha offerto alcuna plausibile giustificazione. La fuga viene inoltre ritenuta un comportamento idoneo ad ostacolare la provenienza illecita del denaro, nonché segno tangibile che di tale provenienza la ricorrente fosse a conoscenza adoperandosi nel senso vietato dalla norma”. Quanto alle esigenze cautelari, il “pericolo di recidiva è stato dedotto dalle modalità della condotta, per gravità e intensità del dolo”. Nelle more del giudizio della Cassazione è tuttavia intervenuto altro provvedimento del gip del Tribunale di Vibo che ha sostituito per Arianna Idà – assistita dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Sergio Rotundo – la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora nel comune di Roma. Arianna Idà è figlia del più noto Franco Idà, cognato del boss ergastolano Bruno Emanuele.

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