giovedì,Maggio 30 2024

Processo “Costa Pulita” in appello: 22 condanne, 7 assoluzioni, una prescrizione

L’operazione antimafia è scattata nel 2016 contro i clan Accorinti-Bonavita-Melluso di Briatico, Il Grande di Parghelia e Mancuso di Limbadi. Condanna pure per due ex politici di Briatico. Prescritto il reato contestato all’ex presidente della Provincia di Vibo Andrea Niglia

Processo “Costa Pulita” in appello: 22 condanne, 7 assoluzioni, una prescrizione
Antonino Accorinti

Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro per il processo di secondo grado nato dall’operazione antimafia denominata “Costa Pulita”. Ha sostanzialmente retto l’impianto accusatorio messo in piedi dalla Dda di Catanzaro ma rispetto al primo grado di giudizio (celebrato con rito abbreviato) ci sono delle rideterminazioni di pena e delle assoluzioni. In diversi casi, invece, è scattata la prescrizione del reato dopo la condanna in primo grado.
La sentenza di primo grado era stata emessa il 31 luglio 2018 dal gup distrettuale Pietro Carè. Una sentenza storica dal punto di vista giudiziario perché per la prima volta ha riconosciuto l’esistenza di un’associazione mafiosa radicata nel territorio comunale di Briatico – il clan Accorinti-Bonavita-Melluso – e di un’altra avente la sua roccaforte a Parghelia: il clan Il Grande. Il processo in appello ha assunto particolare significato anche alla luce dei ritardi (caso più unico che raro) registrati per il deposito delle motivazioni del verdetto: ben due anni. Solo nel luglio 2020, infatti, il gup distrettuale ha depositato le motivazioni della sentenza e ciò ha fatto sì che tutti gli imputati detenuti (boss ed affiliati) siano stati nel frattempo rimessi in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare, risalendo gli arresti all’aprile del 2016. [Continua in basso]

Carmine Il Grande

Questa la sentenza e fra parentesi il verdetto di primo grado: 12 anni Antonino Accorinti (14 anni e 8 mesi in primo gradi), indicato come il capo dell’omonimo clan di Briatico; 8 anni Antonio Accorinti (12 anni in primo grado, figlio di Antonino); assoluzione per Cosmo Michele Mancuso (cl.’49), di Limbadi (10 anni e 8 mesi in primo grado); prescrizione per Andrea Niglia, ex sindaco di Briatico ed ex presidente della Provincia (2 anni in primo grado per corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose, più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici); un anno e 4 mesi Francesco Prestia, ex sindaco di Briatico (concesse le attenuanti generiche, 2 anni in primo grado per corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose); 3 anni, un mese e dieci giorni Sergio Bagnato, ex consigliere comunale di Briatico (4 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa; assoluzione Francesco Galea di Siderno (2 anni in primo grado); 3 anni Nazzareno Colace di Portosalvo (14 anni in primo grado); 6 anni Leonardo Melluso (cl. ’65), di Briatico, indicato quale capo dell’omonimo clan (10 anni in primo grado); 6 anni e 10 mesi Emanuele Melluso, di Briatico (8 anni e 8 mesi in primo grado); 7 anni Simone Melluso, di Briatico (8 anni e 8 mesi in primo grado); 4 anni e 8 mesi Salvatore Muggeri (cl. ’77), genero di Antonino Accorinti (7 anni in primo grado); 8 anni e 8 mesi Carmine Il Grande, indicato quale capo dell’omonimo clan di Parghelia (10 anni in primo grado); 6 anni Ferdinando Il Grande, di Parghelia (8 anni in primo grado); 6 anni e 4 mesi Gerardo La Rosa, di Parghelia (8 anni in primo grado); assoluzione Giuseppe Evalto (cl. ’63), imprenditore originario di Spilinga ma residente a Pizzo (6 anni e 8 mesi in primo grado); 6 anni e 8 mesi per Giuseppe Granato, imprenditore di Briatico (in primo grado 8 anni); assoluzione Giancarlo Lo Bianco (cl. ’80), imprenditore di Portosalvo (4 anni, 5 mesi e 10 giorni in primo grado); 3 anni e 4 mesi Francesco Grillo (cl. ’79) di Paradisoni di Briatico, titolare di una ditta attiva nel commercio all’ingrosso della frutta (8 anni in primo grado); assoluzione Francesco Marchese (cl. ’86), di Briatico (6 anni e 8 mesi in primo grado); 3 anni, un mese e dieci giorni Salvatore Muzzupappa (cl. ’71), di Nicotera (6 anni in primo grado); 7 anni Pasquale Prossomariti, di Santa Domenica di Ricadi (7 anni e 4 mesi in primo grado); assoluzione Felice Lo Iacono, di San Costantino di Briatico (6 anni in primo grado); 7 anni Giancarlo Lo Iacono, di Zambrone (8 anni in primo grado); 5 anni, un mese e dieci giorni Salvatore Prostamo, di Briatico (8 anni in primo grado); 3 anni, un mese e dieci giorni Giovanni Rizzo (cl. ’82), di Nicotera Marina (8 anni in primo grado); 7 anni Carlo Russo, di Zambrone (8 anni in primo grado); 3 anni Davide Surace (cl. ’85), di Spilinga (4 anni e 8 mesi in primo grado); 3 anni Federico Surace (cl. ’91), di Spilinga (4 anni e 8 mesi in primo grado); assoluzione Eugenya Umyarova (cl. ’73) dell’Uzbekistan (2 anni in primo grado).

Sergio Bagnato

Prescrizioni per singole contestazioni incassano: Antonino Accorinti, Giuseppe Granato, Carmine e Ferdinando Il Grande, Emanuele, Leonardo e Simone Melluso.

Revocata la liberta vigilata nei confronti di: Cosmo Michele Mancuso, Giuseppe Evalto, Francesco Grillo, Felice Lo Iacono, Francesco Marchese, Davide e Federico Surace. Due anni di libertà vigilata per Nazzareno Colace (che è stato condannato anche al pagamento delle spese nei confronti della parte civile Francesco Cascasi). Antonino Accorinti dovrà invece pagare le spese legali nei confronti delle parti civili Salvatore Barbagallo (testimone di giustizia) e Lucia Romano.
Il rito abbreviato scelto dagli imputati in primo grado ha consentito loro di usufruire di uno sconto di pena pari ad un terzo. Associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, usura, corruzione elettorale, concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsione e danneggiamento i reati, a vario titolo, contestati.

Francesco Prestia
Andrea Niglia

Questi gli avvocati impegnati nel processo: Giuseppe Bagnato (per Marchese, Umyarova – unitamente all’avvocato Antonio Porcelli – Muggeri, Accorinti Antonio – unitamente all’avvocato Diego Brancia -, Antonino Accorinti – unitamente all’avvocato Staiano -, Salvatore Prostamo, Carlo Russo – unitamente all’avvocato Rocco Barillaro – Leonardo Melluso, Lo Iacono); Diego Brancia (per Pasquale Prossomariti e Giancarlo Lo Bianco unitamente all’avvocato Staiano), Giovanni Vecchio; Sandro D’Agostino; Daniela Garisto; Giuseppe Bagnato; Antonio Porcelli; Sergio Rotundo; Francesco Sabatino; Armando Veneto; Francesco Lojacono; Diego Brancia; Giuseppe Di Renzo; Vincenzo Gennaro; Francesco Calabrese; Francesco Manti; Nicola Cantafora; Vincenzo Galeota; Paola Stilo; Brunella Chiarello; Stefania Mantelli; Nicola Marcella; Riccardo Adamo; Giovanni Aricò; Luca Cianferoni; Adriano Bazzoni; Francesco Gambardella; Michele Accorinti; Vincenzo Trungadi; Pietro Marino; Antonello Fuscà; Gabriele D’Ottavio; Pasqualino Circosta; Giuseppe Altieri; Guido Contestabile; Massimo Pugliese; Francesco De Luca; Anselmo Torchia; Marco Talarico; Sandro Furfaro; Gregorio Viscomi; Antonio Corsaro; Salvatore Pisani; Damiano Vita; Graziella Scionti; Antonio Cimino; Marco Oldani; Fabio Oldani; Domenico Francica; Daniela Costa; Vincenzo Cicino; Salvatore Staiano; Antonio Speziale; Francesco Schimio; Patrizio Cuppari.

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