venerdì,Aprile 26 2024

Vibo, anche la diocesi entra a far parte dell’Associazione antiracket

L’adesione verrà ufficializzata nel corso della prossima riunione del consiglio direttivo. Il sindaco Limardo: «Una richiesta che di onora e ci dà nuova linfa» 

Vibo, anche la diocesi entra a far parte dell’Associazione antiracket

«L’Associazione antiracket e antiusura della Provincia di Vibo Valentia, accoglie a braccia aperte all’interno dell’assemblea dei partecipanti un altro importante organismo: la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea». E’ quanto si legge in una nota diramata dal Comune di Vibo per anticipare una notizia che il sindaco Maria Limardo, annuncerà «con grande orgoglio domani stesso ai membri del direttivo, avendo avuto la manifestazione ufficiale dell’interesse della diocesi a prenderne parte, direttamente oggi in un incontro privato nella sede di Mileto col vescovo Luigi Renzo, autore della stessa richiesta di adesione». E’ stato proprio il vescovo, si apprende ancora, che, «appurata la ricostituzione degli organismi dell’associazione dedita alla solidarietà sociale e il contrasto dei fenomeni di criminalità economica ed illegalità, ha voluto complimentarsi col sindaco Limardo per la riattivazione dell’importante organismo, chiedendo espressamente di farne parte in quanto la stessa diocesi persegue, altresì, in forma diversa e nelle prerogative di propria pertinenza, le stesse finalità, sin da tempo immemore». La Chiesa e i gruppi di volontari ad essa vicina, «sono da sempre impegnati nell’assolvere il compito di informare ed educare le nuove generazioni, prestando assistenza e sostegno a chi è in stato di bisogno, e rendere così operante nel sociale il “principio cristiano” di supporto anche di tipo psicologico a chiunque sia vittima dei citati fenomeni. Un principio – si legge ancora -, che vede già pienamente coinvolte tutte le componenti impegnate con l’Associazione nel difficile percorso e che, quindi, con l’adesione della diocesi avranno un altro importante sostegno in questa direzione». L’adesione è così commentata dal sindaco: «Per noi, innanzitutto, è un onore. Gli attestati di vicinanza e di adesione espressi dal vescovo per l’attività di tutela del cittadino e di contrasto all’illegalità che stiamo cercando di riattivare, rappresentano uno stimolo maggiore a proseguire su questa strada. Un sostegno che ci dà nuova linfa ad accelerare i processi di riorganizzazione e impegnarci subito sul campo. La cultura della legalità, anche attraverso l’attività della Chiesa che porta messaggi di “prevenzione” nelle comunità, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sociale, potranno dare un sostegno concreto alla nostra iniziativa. Aver dato l’”incipit” alla riattivazione dell’organismo, quindi ci rende ancora più orgogliosi, considerando che qui si tratta di contrastare un fenomeno che, purtroppo in questo territorio è abbastanza vivo e che solo grazie alla compattezza di tutte le istituzioni si può ridare fiducia, come già specificato, a chi vuole investire in questo territorio». 

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