Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale nei confronti di Armando Bonavita, 44 anni, e della sorella Roberta Bonavita, 53 anni, di Briatico, coinvolti nell’operazione Imperium della Dda di Catanzaro. I due indagati, difesi dall’avvocato Giovanni Vecchio, sono figli del defunto Pino Bonavita, ritenuto a capo dell’omonimo clan di Briatico, ed erano stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere per l’accusa di aver realizzato una condotta estorsiva continuata in danno del gestore del villaggio turistico “Green Beach” di Briatico. L’ipotesi investigativa, tuttavia, non ha retto al vaglio dei giudici del Riesame, che hanno condiviso i rilievi difensivi fondati sul fatto che le intercettazioni alla base della ricostruzione investigativa siano prive di portata accusatoria nei confronti degli indagati. Da qui l’annullamento della misura per i fratelli Bonavita. Armando Bonavita resta attualmente detenuto per l’operazione Olimpo. L’operazione “Imperium”, scattata nel luglio scorso, ha visto l’applicazione di 32 misure cautelari (60 gli indagati totali) e sequestri per circa 12 milioni di euro.

LEGGI ANCHE: Imperium: revocato l’obbligo di firma per il gestore del Golf club di Limbadi

Operazione Imperium: la decisione del gip per sette indagati

Operazione Imperium: 64enne di Nicotera lascia il carcere

Operazione Imperium: revocati i domiciliari a medico di Nicotera Marina

Operazione Imperium, lascia il carcere 59enne di Sorianello

Operazione Imperium: torna libero il genero del boss di Briatico

Inchiesta Imperium, ecco le società sequestrate al clan Mancuso in Calabria e Lombardia