Operazione Imperium: 64enne di Nicotera lascia il carcere
E’ accusato di intestazione fittizia di beni e di aver consegnato al boss Luigi Mancuso somme di denaro provenienti dal villaggio Sayonara
Lascia il carcere per gli arresti domiciliari Domenico Cupitò, 64 anni, detto Pignuni, di Nicotera Marina, attinto da misura cautelare nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Imperium della Dda di Catanzaro. La decisione è del Tribunale del Riesame di Catanzaro in accoglimento di un ricorso presentato dagli avvocati Massimiliano Riga e Massimo Biffa del Foro di Roma. In particolare, il Riesame ha confermato l’ordinanza per la con la contestazione relativa all’intestazione fittizia di beni, mentre ha annullato sulla contestazione associativa. Domenico Cupitò è accusato di essere un partecipe del clan Mancuso di Limbadi e Nicotera, prima sotto le direttive del boss Giuseppe Mancuso (alias ‘Mbrogghja”), poi di sotto quelle di Luigi Mancuso. Quale percettore degli introiti illeciti della cosca, avrebbe consegnato personalmente a Luigi Mancuso le somme di denaro che venivano prelevate, ad opera di Assunto Megna, dai soggetti incaricati della gestione del villaggio Sayonara di Nicotera Marina. Cupitò avrebbe poi assunto una posizione commerciale dominante in relazione alle forniture di prodotti alimentari nei confronti delle strutture ricettive del comprensorio.
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