Comune Tropea sciolto per mafia, Pietropaolo: «Associazioni collaborino con commissari»
Nota dell’ex consigliere comunale dopo lo scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose

“Su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Consiglio dei ministri ha sciolto per infiltrazioni o condizionamento della malavita organizzata l’amministrazione comunale della città di Tropea. L’iter si concluderà con il decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sancirà lo scioglimento degli organi elettivi e di governo della Perla del Tirreno. La decisione è stata assunta a seguito della relazione sull’accesso agli atti disposta dal prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco. Tropea sarà governata per almeno 18 mesi, prolungabili a 24, da una terna commissariale già insediatasi da oggi a Palazzo Sant’Anna. I dottori Vito Turco, Domenico Micucci e Antonio Calenda avranno l’onore e l’onere di traghettare la Perla del Tirreno a nuove elezioni. In questi due anni le associazioni dei commercianti, degli albergatori, le forze sociali e politiche dovranno collaborare con la terna commissariale che certamente sarà pronta a cogliere tutte le proposte che mirino allo sviluppo economico, sociale e civile di Tropea. Sicuramente i commissari sono consapevoli di avere nelle mani un gioiello prezioso che, con l’aiuto dei cittadini di buona volontà risplenderà sempre di più nel segno della legalità e del benessere”. E’ quanto dichiara in una nota l’ex consigliere comunale di Tropea Massimo Cono Pietropaolo.
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