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Senzatetto legato e pestato da sei minorenni, il sindaco di San Costantino: «Sconcertante, l’intera comunità condanna l’aggressione»

Il primo cittadino Nicola Derito esprime tutta la sua indignazione per quanto accaduto. E ricorda l’impegno del paese nell’accoglienza dei più poveri e degli stranieri: «Questo è un luogo inclusivo»

Senzatetto legato e pestato da sei minorenni, il sindaco di San Costantino: «Sconcertante, l’intera comunità condanna l’aggressione»
Il Comune di San Costantino Calabro e nel riquadro il sindaco Nicola Derito

«È un episodio sconcertante. Noi come amministrazione comunale abbiamo il diritto e il dovere di opporci, oltre a dissociarci totalmente da questo episodio che offende la dignità della persona». È quanto dichiara il sindaco di San Costantino Calabro, Nicola Derito, in merito all’aggressione di un senzatetto rumeno ad opera di sei minorenni denunciati dai carabinieri alla Procura dei minori di Catanzaro per maltrattamenti, lesioni, percosse, incendio e altri reati.

«Spero solo che questi ragazzi abbiano capito che si tratta di una cosa davvero molto grave – ha affermato il primo cittadino – e che si siano pentiti di quello che è avvenuto la notte di sabato: prendersela con una persona fragile che ha bisogno di aiuto e non certo di essere maltrattata e offesa nella sua dignità. Riteniamo di interpretare anche i sentimenti dell’intera comunità di San Costantino Calabro perché il nostro è un paese sicuramente inclusivo dove vivono tanti marocchini e tra questi alcuni sono amici miei personali e ogni tanto li vado a trovare mentre altre volte vengono a trovarmi in Comune con grande garbo e compostezza, così come altri stranieri, rumeni e di altre nazionalità. Il rumeno aggredito è un signore verso cui nei mesi passati abbiamo prestato anche diverse attenzioni e, tramite l’assistente sociale, gli avevamo trovato anche una collocazione a Vibo in una struttura, ma lui poi è andato via perché non si trovava bene avendo evidentemente qui a San Costantino Calabro qualche amico e qualche riferimento. Aveva così trovato posto in una struttura in disuso e abbandonata, un ex istituto professionale. I ragazzi che hanno pensato a questo “divertimento” la notte di sabato nei confronti di Giovanni, così è chiamato il rumeno, hanno offeso ogni cittadino di San Costantino. Ci dissociamo da tale insano gesto perché voglio sottolineare ad alta voce che San Costantino è una comunità sicuramente inclusiva, accogliente vero tutti e specialmente verso coloro che hanno bisogno, cioè le persone fragili e in particolare gli stranieri». Le indagini sull’aggressione e il pestaggio sono condotte dai carabinieri della Stazione di San Costantino Calabro e della Compagnia di Vibo Valentia.

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