Biblioteca calabrese di Soriano, la direttrice annuncia il nuovo presidente. Ceravolo defenestrato: «È un colpo di mano»
All'orizzonte una nuova battaglia intorno all'Istituto che custodisce oltre 30mila testi. Iannelli comunica la nomina di Salvatore Inzillo ma il suo predecessore commenta: «Non è valida perché scaturisce da un'assemblea convocata illegittimamente»
Si preannunciano nuovi scontri intorno alla Biblioteca calabrese di Soriano, un vero tesoro che custodisce oltre 30mila testi che parlano esclusivamente di Calabria ma che ormai da tempo è al centro di una battaglia per la sua gestione. L’ultimo atto in ordine di tempo, questa sera, quando con una nota la direttrice dell’Istituto Maria Teresa Iannelli ha annunciato la nomina di un nuovo presidente. Una mossa che però viene considerata non valida dal presidente finora in carica, Pino Ceravolo.
Iannelli: «Inzillo nuovo presidente»
«La Biblioteca calabrese ets di Soriano nel mese di agosto ha nominato quale nuovo presidente il prof. Salvatore Inzillo, che ha collaborato come volontario alla formazione della Biblioteca da quando fu realizzata dal compianto fondatore preside Nicola Provenzano, e in seguito alla sua gestione in quanto socio, membro e vicepresidente del Consiglio direttivo», si legge nel comunicato diffuso da Iannelli.
«Parallelamente – aggiunge la direttrice -, si è proceduto al rinnovamento di quest’ultimo organo collegiale e, dopo la breve pausa estiva, sono riprese le attività culturali in collaborazione con la Regione Calabria, il Ministero della cultura, le Associazioni culturali del territorio e le Università della Calabria, di Genova e di Perugia».
Ceravolo: «È un colpo di mano»
«Non sono dimissionario né altro», commenta la notizia Pino Ceravolo, finora presidente della Biblioteca calabrese. «La nomina del nuovo presidente non è valida, anche perché scaturisce da un’assemblea illegittima perché convocata dalla direttrice, che per statuto non può farlo, e perché tenutasi in un altro luogo rispetto a quello stabilito», spiega fermamente.
Nelle scorse settimane Ceravolo aveva proposto di aprire le porte dell’Istituto a nuovi soci, «ma le richieste di adesione sono state bocciate, impedendo così ai cittadini di partecipare». Su questo punto si era particolarmente acceso lo scontro, che ora rischia di conoscere nuove vette dopo quello che Ceravolo definisce un «colpo di mano», ossia la nomina di un nuovo presidente al suo posto. «Io e anche il Comune come socio fondatore ci appelleremo ora al prefetto e alla Regione».
La nota di Iannelli
Dal canto suo la Iannelli scrive poi nella nota con cui annuncia il nuovo presidente: «L’istituto continuerà ad operare perfettamente in linea con i principi fissati dal fondatore Provenzano che, in maniera illuminata, aveva previsto un’organizzazione rispettosa della democraticità del consesso associativo, sensibilmente proiettata al perseguimento di quegli obiettivi costituenti la sua missione sociale: raccogliere, conservare e rendere fruibili attraverso gli strumenti bibliografici i segni della cultura calabrese, ma anche di promuovere varie attività di formazione (primaria, secondaria, universitaria e post-universitaria) e di interesse sociale, di ricerca scientifica e di promozione e diffusione dei più vari messaggi culturali e dell’editoria regionale».
«Tutte le attività continueranno ad essere espletate – conclude – nella consapevolezza che l’Istituto della Biblioteca calabrese ha ottenuto nel tempo, grande prestigio culturale tanto da essere annoverato quale eccellenza in campo regionale e non solo. Fedele alla città e al territorio che lo ospita, l’Istituto continuerà ad essere più ampiamente, come sempre fatto, espressione tra le più alte del libero, autonomo e qualificato consociazionismo culturale calabrese».