venerdì,Dicembre 6 2024

«Finora solo silenzio», sindacati pronti alla mobilitazione contro il “licenziamento” di 72 infermieri e oss a Vibo: «Sit-in all’Asp»

Si fa sempre più aspra la vertenza sul mancato rinnovo dei contratti in scadenza: «Oggi scriviamo al prefetto e organizziamo una manifestazione di protesta. Serve una soluzione concertata»

«Finora solo silenzio», sindacati pronti alla mobilitazione contro il “licenziamento” di 72 infermieri e oss a Vibo: «Sit-in all’Asp»

«Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta». È il commento secco e pieno di disappunto delle sigle sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind, Nursingup a distanza di quattro giorni dalla conferenza stampa congiunta in cui le stesse sigle sindacali comunicavano la decisione dell’Asp di Vibo Valentia di non rinnovare i contratti in scadenza di 72 precari tra infermieri, oss e altri operatori sanitari. Decisione ribadita dalla Regione Calabria che imputava il blocco delle proroghe e delle nuove assunzioni a un esubero di personale a Vibo Valentia, indicando come unica soluzione percorribile quella di un rientro da tale esubero.

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«Questa mattina invieremo una lettera al prefetto – fanno sapere in queste ore i sindacati – chiedendo di essere convocati con urgenza per discutere di questa situazione e per chiedere una sospensiva fino al 31 dicembre che fermi quanto deciso dalla Regione Calabria nei giorni scorsi, così da avere due mesi per realizzare una programmazione tutti insieme, attraverso un tavolo tecnico, e capire dove è stato il cortocircuito». 

Nel frattempo però le organizzazioni sindacali del territorio si stanno preparando a una mobilitazione che coinvolgerà nei prossimi giorni i lavoratori: «Organizzeremo un sit-in sotto l’azienda sanitaria assieme ai lavoratori, anche perché qua si viene a creare un problema sociale: si parla del futuro di 72 lavoratori e quindi di 72 famiglie. Non possiamo permetterci che vengano lasciate per strada. Ricordiamo poi – concludono – che questa decisione porterà inevitabilmente, e come abbiamo già sottolineato, al collasso del sistema dei servizi ai cittadini». Non resta quindi che attendere le prossime ore che, in un verso o nell’altro, dovrebbero portare a nuovi aggiornamenti.

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