venerdì,Aprile 19 2024

“Verità per Antonio Francolino”, il figlio rivolge 10 domande alle istituzioni

Dario Francolino, figlio del 76enne deceduto dopo le dimissioni dall’ospedale di Tropea, resta in attesa di una risposta del ministro Lorenzin. Nel frattempo chiede chiarimenti alla direzione sanitaria dell’ospedale e alla giunta regionale

“Verità per Antonio Francolino”, il figlio rivolge 10 domande alle istituzioni

«Nei giorni scorsi ho scritto una lettera al Ministro Lorenzin perché si occupasse del caso, non ho ancora ricevuto alcuna risposta dalle istituzioni. Né da quelle nazionali, né da quelle locali che dovrebbero essere le più vicine a noi cittadini».

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È un nuovo accorato appello per conoscere la verità sulla morte di suo padre, quello che Dario Francolino rivolge alle istituzioni preposte affinché venga fatta piena luce sulla morte del 76enne insegnate in pensione di Spilinga Antonio Francolino, deceduto poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Tropea, nel Vibonese.

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Il figlio del pensionato lo formula attraverso 10 domande rivolte alla direzione sanitaria del nosocomio tropeano e all’assessorato regionale alla Sanità (quindi al commissario ad acta al piano di rientro dal debito in Sanità, Massimo Scura).

Ecco le dieci domande di Dario Francolino (foto) alle istituzioni:

“- Com’è possibile – scrive – che dei medici non riconoscano in oltre 3 ore la sintomatologia dell’infarto?
– Perché mio padre non è stato visitato da un cardiologo? E perché l’elettrocardiogramma non è stato refertato da un cardiologo?
– Quali protocolli si applicano a Tropea in caso di sospetto attacco cardiaco?
– Perché non è stato disposto l’invio del paziente presso una struttura dotata di terapia intensiva?
– L’ospedale di Tropea dispone di adeguata strumentazione e competenza per assistere pazienti che si presentano con conclamata patologia cardiaca grave?
– Perché i marker cardiologici non sono stati ripetuti come da protocollo essendo purtroppo vicini al valore limite negativo? 0,11 mio padre e 0,14 valore negativo.
– Perché mio padre non è stato tenuto in osservazione?
– Ritenete sia stato fatto tutto il possibile per salvargli la vita?
– È stata disposta un’indagine interna?
– Ci saranno provvedimenti di sospensione urgente dal servizio per chi potrebbe aver fatto questo grave errore?”

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, dopo la denuncia dei figli, Dario e Marcello Francolino, ha avviato le indagini e ha iscritto nel registro degli indagati due medici in servizio all’ospedale di Tropea.

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