Restano gravi ma stabili le condizioni di Francesco Fiamingo, il presidente del Consorzio della ‘Nduja di Spilinga, ricoverato dal 14 febbraio scorso al centro grandi ustionati di Catania dopo essere stato investito dall’esplosione di una bombola di gas in un piccolo locale adibito a cucina. L’imprenditore ha ustioni sul 70% del corpo , in particolare su mani, volto e torace. È in terapia intensiva e la prognosi resta riservata. Troppo gravi le ferite riportate nell’incendio. Il 58enne dopo essere stato stabilizzato e intubato dai medici dello Jazzolino, è stato trasferito in elisoccorso a Catania. In Sicilia è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico finalizzato a ridurre gli effetti delle bruciature. Lo scoppio pare avere compromesso l’apparato respiratorio dell’imprenditore, tanto da indurre i medici a valutare un’eventuale tracheotomia. Intervento per ora scongiurato.

Ancora da chiarire la causa che ha provocato l’esplosione. Dalle prime testimonianze pare che la mattina del 14, Francesco Fiamingo  abbia avvertito un forte odore di gas provenire dalla sala cucina che si trova proprio accanto all’azienda che produce il famosissimo insaccato calabrese. Sarebbe stata l’accensione della luce della sala a provocare l’esplosione nella stanza satura di gas.

Nonostante le gravi ferite su tutto il corpo, Fiamingo è riuscito ad allontanarsi dal locale in fiamme per chiedere aiuto al figlio Tommaso. Il congiunto dopo avere allertato i soccorsi, lo ha caricato in macchina per poi affidarlo alle cure dei medici dell’ambulanza del 118 che ha incrociato l’auto con il ferito a bordo.