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Statale 18, riattivato il doppio senso di marcia tra Vibo e Longobardi. Curcio (Anas): «Per fare presto usato anche un elicottero»

Soddisfatto il sindaco Romeo presente allo smantellamento dei semafori che regolavano il senso unico alternato: «Risultato importante e fortemente simbolico»

Statale 18, riattivato il doppio senso di marcia tra Vibo e Longobardi. Curcio (Anas): «Per fare presto usato anche un elicottero»
Gli operai al lavoro sulla Ss18 per rimuovere i semafori. Nella foto grande, da sinistra, Curcio e Romeo

Come annunciato, questo pomeriggio è stato ripristinato il doppio senso di marcia nel tratto della Statale 18 tra Vibo e Longobardi. Un momento atteso non soltanto da chi utilizza quotidianamente questa importante arteria che mette in collegamento la città capoluogo con la costa, ma anche dai rappresentanti degli enti coinvolti, a cominciare da Comune e Anas, che gestisce la rete delle strade statali.

Oggi, alla rimozione dei semafori che costringevano a procedere su un senso unico alternato in prossimità del tratto interessato il 27 marzo scorso dalla caduta di alcuni massi ciclopici sulla carreggiata, c’erano il sindaco Enzo Romeo e il responsabile Area gestione rete struttura Anas Calabria, Domenico Curcio.

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«La riapertura della strada Statale 18 a doppio senso di circolazione è un risultato simbolico ma importante – ha detto il sindaco Romeo ai nostri microfoni -. Non posso che esprimere la mia viva soddisfazione per la tempistica, quasi da record, con cui è stato raggiunto questo risultato. Anas è stata estremamente professionale e capace, dando non soltanto risposte tempestive ma anche eseguendo un intervento estremamente complesso con tecniche evolute, come dimostra l’uso degli elicotteri per mettere in sicurezza il costone da cui si sono staccati i massi. Dal canto nostro, come Comune, abbiamo messo Anas nelle condizioni di procedere celermente autorizzando i suoi operai a entrare nei fondi privati e mettendo a disposizione il campetto di calcio di Porto Salvo per la logistica, per cui sono veramente soddisfatto».

Gli interventi, avviati nell’immediato e in urgenza per un importo di circa 600 mila euro, hanno riguardato la mitigazione del rischio di ulteriore caduta massi sul tratto di versante interessato, con il disgaggio dei blocchi instabili e l’installazione di reti corticali trasportate sul costone grazie all’impiego innovativo di uno elicottero. Le modalità di intervento sono state condivise con gli Enti interessati nel corso di diverse riunioni in Prefettura a Vibo Valentia.

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Sulla stessa lunghezza d’onda Curcio: «Abbiamo mantenuto l’impegno. Rispetto ai sei mesi che ci vollero nel 2021, quando la strada rimase chiusa per una problematica analoga, stavolta dopo appena 15 giorni siamo riusciti ad aprire una prima corsia e poi dopo un mese e mezzo ripristiniamo oggi il doppio senso di marcia. Per raggiungere questo risultato abbiamo utilizzato delle strategie operative spinte che hanno previsto l’uso dell’elicottero per la stesa delle reti di protezione, quindi abbiamo potuto dimezzare i tempi esecutivi e garantire la fine dei lavori prima dell’estate».

Ma dal responsabile Anas è venuto anche un monito: «L’intervento che abbiamo effettuato è servito per fronteggiare gli eventi alluvionali della fine di marzo. Ma il dissesto idrogeologico, che si è già manifestato in passato, riguarda un’area molto vasta che richiede interventi che non sono di nostra competenza, ma chiamano in causa la Regione e i proprietari degli appezzamenti di terreno limitrofi. Serve dunque un impegno collettivo affinché ognuno faccia la sua parte per evitare che in futuro si verifichino nuovi smottamenti». Ora i lavori di completamento proseguiranno sul costone senza ulteriori interferenze con la viabilità statale.

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