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I “veleni” di Cessaniti: l’attuale sindaco in compagnia dell’ex primo cittadino che ha poi spedito due missive anonime dalle Poste di Vibo

I carabinieri hanno immortalato nel gennaio 2024 Enrico Sorrentino e Francesco Mazzeo mentre quest’ultimo mostrava il ticket per l’ingresso allo sportello da cui ha poi inviato due esposti – uno all’Arma, l’altro alla Prefettura – contenenti accuse ritenute dagli inquirenti calunniose e diffamatorie

I “veleni” di Cessaniti: l’attuale sindaco in compagnia dell’ex primo cittadino che ha poi spedito due missive anonime dalle Poste di Vibo
Mazzeo immortalato alle Poste di Vibo, a destra il municipio di Cessaniti e nel riquadro il sindaco Sorrentino

C’era anche l’attuale sindaco di Cessaniti, Enrico Giuseppe Sorrentino, ad accompagnare il 3 gennaio 2024 l’ex primo cittadino Francesco Mazzeo presso l’ufficio postale di Vibo Valentia di via Dante Alighieri da cui sono partite alcune delle lettere anonime costate allo stesso Mazzeo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura per i reati di calunnia aggravata, sostituzione di persona, diffamazione, violazione di sigilli, violazione della pubblica custodia di cose. E’ quanto si evince dagli atti dell’inchiesta dei carabinieri del Norm della Compagnia di Vibo, coordinati dal pm Filomena Aliberti, messi a disposizione delle parti (le persone offese individuate dalla Procura sono ben 28) in vista dell’udienza preliminare nei confronti di Francesco Mazzeo, fissata dinanzi al gup del locale Tribunale per il 3 luglio prossimo.

L’esposto e l’identificazione di Mazzeo

Francesco Mazzeo alle Poste di Vibo il 3 Gennaio 2024

E’ il 3 gennaio 2024 quando dall’ufficio postale di via Dante Alighieri di Vibo Valentia viene spedito un esposto – indirizzato alla Prefettura ed al Comando provinciale dei carabinieri – con il mittente indicato sulle buste nella persona di Salvatore Barbieri, di Pannaconi di Cessaniti, identificato dai militari dell’Arma nell’ex consigliere comunale di minoranza della lista “Rinascita Popolare” nelle amministrative del 2020. Escusso dai carabinieri, lo stesso (totalmente estraneo da ogni accusa) ha non solo dichiarato di non essere lui il mittente delle due missive, né l’autore dell’esposto in esse contenuto, ma ha anche sporto denuncia-querela contro ignoti per il reato di sostituzione di persona.
Al fine di risalire all’identificazione del mittente delle missive, i carabinieri del Comando provinciale hanno quindi richiesto alla Security Room delle Poste Italiane i filmati del sistema di videosorveglianza dell’ufficio postale di Vibo di via Dante Alighieri riguardante l’arco temporale ricompreso tra le ore 12:30 e le ore 14:00 del 3 gennaio 2024. “Dai filmati delle videocamere di sorveglianza dell’ufficio postale – evidenziano i carabinieri negli atti dell’inchiesta a carico dell’ex sindaco – viene indentificato senza alcun dubbio in Francesco Mazzeo il soggetto che alle ore 13:11 del 3 gennaio 2024 si è avvicinato alla postazione numero 6 delle Poste di Vibo di via Dante Alighieri consegnando all’operatore due buste di colore bianco per l’invio. Alle successive ore 13:14 Francesco Mazzeo si è allontanato da tale postazione uscendo dall’ufficio postale”. Tale dato è stato riscontrato anche dai report delle operazioni compiute nella postazione numero 6 dell’ufficio postale di via Dante Alighieri, acquisiti dai carabinieri e dai quali si evince che alle ore 13:12 ed alle ore 13:13 sono state effettuate due operazioni per l’importo di 1,25 ciascuno denominate accettazione corrispondenza e pagate in contanti”.

L’ex sindaco nei fotogrammi estratti dai filmati

Tutti i fotogrammi estratti dalle immagini registrate dalle videocamere degli impianti delle Poste hanno permesso ai carabinieri di identificare Francesco Mazzeo sia all’esterno che all’interno dell’ufficio postale di Vibo intento ad effettuare la spedizione delle due missive indirizzate alla Prefettura ed al comando provinciale dell’Arma. L’identificazione è avvenuta – come spiegano gli stessi investigatori negli atti dell’inchiesta – confrontando i filmati e i fotogrammi “con l’estratto della Banca dati della Motorizzazione riguardante la patente di guida rilasciata a Francesco Mazzeo”.

Il sindaco Sorrentino in compagnia di Mazzeo

Ma le sorprese per gli investigatori dell’Arma e per il pm Filomena Aliberti non finiscono qui. I carabinieri evidenziano infatti che da “ulteriore disamina di tali filmati si è appurato che Francesco Mazzeo in data 3 gennaio 2024 giungeva all’ufficio postale di via Dante Alighieri di Vibo in compagnia di Enrico Giuseppe Sorrentino attuale sindaco del Comune di Cessaniti, eletto nelle amministrative dell’8 e del 9 giugno 2024 – con il quale l’indagato Mazzeo attendeva sulla pubblica via il proprio turno”. I carabinieri allegano agli atti dell’inchiesta alcuni dei fotogrammi estrapolati che, alle ore 12:51 del 3 gennaio 2024, immortalano “Francesco Mazzeo ed Enrico Giuseppe Sorrentino arrivare presso l’ufficio postale di via Dante Alighieri di Vibo Valentia”. Altro fotogramma estrapolato dagli investigatori immortala poi Francesco Mazzeo mentre alle ore 12:52, all’esterno dell’ufficio postale, “mostra a Enrico Giuseppe Sorrentino il ticket”. Ulteriore frame, delle ore 12:54, estrapolato dai carabinieri mostra quindi Francesco Mazzeo all’esterno dell’ufficio postale mentre “attende il turno in compagnia di Enrico Giuseppe Sorrentino”.  Infine il frame delle ore 13:07 del 3 gennaio 2024 riprende l’attuale sindaco di Cessaniti, Enrico Giuseppe Sorrentino, mentre “si allontana in via Pasquale De Maria”. Francesco Mazzeo entrava a questo punto all’interno dell’ufficio postale per spedire le due missive uscendo poi alle ore 13:14. Anche nel caso di Enrico Giuseppe Sorrentino l’identificazione è avvenuta da parte dei carabinieri “confrontando le immagini dei filmati con l’estratto della Banca dati della Motorizzazione riguardante la patente di guida a lui rilasciata”.

Il sindaco e il legame con Mazzeo

Ma quale legame esiste tra l’attuale primo cittadino di Cessaniti, Enrico Sorrentino (non indagato), e l’ex sindaco Francesco Mazzeo? Sono gli stessi investigatori dell’Arma a partire da alcuni dati certi messi nero su bianco nelle informative e negli atti dell’inchiesta. Nelle ultime elezioni amministrative del giugno 2024 è stata presentata una sola lista denominata “Per Cessaniti” guidata da “Enrico Giuseppe Sorrentino, nato a Tropea il 7 maggio 1985, già assessore nella giunta Mazzeo, unico candidato a sindaco – sottolineano gli inquirenti – e vincitore delle suddette elezioni”. In passato Enrico Giuseppe Sorrentino è stato eletto consigliere comunale di Cessaniti nelle amministrative del maggio 2015 (lista “Cessaniti nel cuore” a sostegno del sindaco vincente Francesco Mazzeo) e, quindi, nominato assessore al bilancio del Comune di Cessaniti il 9 ottobre 2020 nella seconda giunta guidata dal sindaco Francesco Mazzeo. Un legame politico fiduciario tra i due, dunque, risalente da almeno un decennio.

L’altro dato certo è la presenza di entrambi Mazzeo e Sorrentinodinanzi alle Poste di Vibo di via Alighieri in data 3 gennaio 2014 –, con Mazzeo che ha mostrato a Sorrentino il ticket del proprio turno per accedere allo sportello postale. Sapeva l’attuale sindaco Enrico Giuseppe Sorrentino del contenuto delle missive spedite da Francesco Mazzeo e che in alcuni casi non hanno risparmiato neppure i carabinieri, oltre a diversi sacerdoti, un commissario prefettizio, un consigliere regionale, un assessore, il vicesindaco di Filogaso, un avvocato, un dirigente Asp, imprenditori e semplici cittadini? Su questo le indagini sono in corso e sulle stesse vige il più stretto riserbo da parte degli inquirenti. Vero è che Francesco Mazzeo è stato identificato dai carabinieri anche nell’ufficio postale di Briatico il 23 gennaio 2024 intento a spedire altre quattro missive ritenute calunniose e diffamatorie a firma apocrifa di “Gaspare Stallone”. Altrettanto vero è che lo stesso Mazzeo si è dimesso da primo cittadino di Cessaniti in data 18 agosto 2023 a seguito di due articoli della nostra testata che davano conto delle risultanze investigative della Dda di Catanzaro sulla sua amministrazione per come contenute nell’inchiesta Maestrale- Carthago (LEGGI QUI: Inchiesta Maestrale, la Dda: «Amministrazione comunale di Cessaniti da tempo in mano alla ‘ndrina» E QUI: Inchiesta Maestrale: gli agganci del capoclan negli uffici del Comune di Cessaniti).
Altro dato certo è che nessuna dichiarazione ufficiale è pervenuta dall’attuale primo cittadino di Cessaniti, Enrico Giuseppe Sorrentino, all’indomani (nell’aprile scorso) della notizia della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Vibo nei confronti di Francesco Mazzeo e che vede parti lese (in totale sono 28) anche diversi cittadini di Cessaniti, quattro sacerdoti del luogo, i carabinieri della locale Stazione e persino l’ex commissario prefettizio Sergio Raimondo. Non resta che attendere gli sviluppi di un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica locale.

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