Coliformi, escherichia ed enterococchi nell’acqua a Nicotera: scatta il divieto di utilizzo, ecco le zone interessate
L'ordinanza riguarda le aree servite dall'acquedotto Madonna della Scala. Le ultime analisi effettuate hanno rilevato la presenza di batteri oltre il limite consentito dalla legge

Nella serata di ieri il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, ha firmato un’ordinanza con cui vieta l’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua distribuita dall’acquedotto della zona Madonna della Scala. Una decisione che arriva in seguito alle analisi chimico fisiche effettuate su un campione d’acqua prelevato al punto di uscita dal serbatoio Madonna della Scala. Proprio ieri, il laboratorio di Zumpano che si è occupato delle analisi ha comunicato il risultato: nel campione è stata riscontrata la presenza di batteri coliformi, escherichia ed enterococchi superiore al limite consentito dalla legge.
Da qui la necessità di inibire l’uso dell’acqua per scopi alimentari, «al fine di scongiurare possibili situazioni di pregiudizio per la salute pubblica» e «in attesa delle necessarie operazioni di spurgo», si legge nell’ordinanza.
Le aree servite dall’acquedotto Madonna della Scala comprendono, ci spiega Marasco, oltre alla omonima zona, anche via Pozzo, via Filippella, le abitazioni lungo la Variante esterna e parte di quelle della zona della Stazione ferroviaria. Il sindaco riferisce che le analisi in questione non sono quelle effettuate ogni tre mesi dall’Asp di Vibo, ma si tratta di «ulteriori verifiche che l’amministrazione comunale esegue con un laboratorio privato per una maggiore sicurezza sull’acqua che arriva nelle case dei cittadini». Nessuna problematica, aggiunge, è stata riscontrata invece per quanto riguarda l’acquedotto del cimitero che serve il resto della città.
Nell’ordinanza, il divieto di utilizzo dell’acqua è esteso anche a una serie di fontane pubbliche del centro cittadino e in particolare: quella in via Castello, la fontana dei Monaci, quella di via del Popolo e infine quella sita in via Umberto I.