‘Ndrangheta: estorsioni a Vibo da parte dei clan, nove assoluzioni e una sola condanna
Nel mirino le ditte impegnate nella raccolta dei rifiuti, nel rifacimento delle facciate dei palazzi e nella costruzione del nuovo ospedale. Indagini dei carabinieri e della Guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Catanzaro


Nove assoluzioni e una sola condanna. Non ha retto l’impalcatura accusatoria nel processo in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Barbara Borrelli) nei confronti degli imputati coinvolti in un’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo e dalla locale Guardia di finanza. Un’indagine che mirava a fare luce su diversi episodi estorsivi – aggravati dalle modalità mafiose – commessi a Vibo Valentia fra il 2009 e il 2022. L’operazione si è avvalsa anche del contributo dei collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Bartolomeo Arena. In particolare erano state ricostruite: un’estorsione commessa nel 2009 ai danni un’impresa edile impegnata in lavori di movimento terra e riqualificazione urbana, per un ammontare di ventimila euro; un’estorsione commessa tra il 2015 e il 2017 all’impresa aggiudicataria della raccolta dei rifiuti urbani, per una cospicua somma di denaro (nel medesimo contesto il 20 aprile 2016 la ditta ha subito l’incendio di autocompattatore il cui autista veniva minacciato con una pistola); quattro tentate estorsioni ai danni di altrettante ditte (una delle quali aggiudicataria nel 2018 della raccolta dei rifiuti urbani di Vibo Valentia; una impegnata nel 2020 nei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Vibo; mentre le altre impegnate dal 2021 al 2022 in lavori di riqualificazione di edifici – ecobonus 110%).
Questa la sentenza: assoluzione per Domenico Macrì, detto “Mommo”, di 41 anni, di Vibo Valentia (la Dda aveva chiesto 10 anni); 6 anni e 3 mesi di reclusione Michele Manco, di 37 anni, di Vibo Valentia(detenuto per tale procedimento, chiesti 21 anni); assoluzione per Domenico Camillò, 31 anni, di Vibo Valentia (così chiesto dalla stessa Dda); assoluzione per Andrea Mantella, di 53 anni, di Vibo Valentia (collaboratore di giustizia, chiesti 6 anni); assoluzione Salvatore Mantella, 51 anni, di Vibo Valentia (assoluzione chiesta pure dalla Dda); assoluzione per Vincenzo Mantella, 39 anni, di Vibo Valentia (assoluzione chiesta pure dalla Dda); assoluzione per Francesco Antonio Pardea, 39 anni, di Vibo Valentia (chiesti 12 anni); assoluzione per Salvatore Morelli, 42 anni, di Vibo Valentia (chiesti 12 anni); assoluzione per Andrea Ruffa, 31 anni, di Vibo Valentia (chiesti 7 anni); assoluzione per Domenico Serra, 33 anni, di Vibo Valentia (detenuto per tale procedimento, chiesti 7 anni).L’inchiesta offre anche uno spaccato sul controllo esercitato dalla criminalità organizzata nel settore della raccolta dei rifiuti nel comune di Vibo Valentia con estorsioni alle ditte incaricate della raccolta come la Ased srl e la Dusty srl, il cui responsabile all’epoca era Gregorio Farfaglia. Tredici i capi di imputazione contestati dalla Dda di Catanzaro.
Gli avvocati impegnati nel collegio di difesa sono: Walter Franzè (per Michele Manco), Giuseppe Bagnato e Stefano Luciano (per Domenico Macrì), Guido Contestabile e Salvatore Pronestì (per Domenico Camillò), Manfredo Fiormonti (per Andrea Mantella), Vincenzo Brosio (per Andrea Ruffa), Giuseppe Di Renzo (per Domenico Serra), Diego Brancia e Francesco Sabatino (per Salvatore Mantella), Giovanni Vecchio e Giuseppe Di Renzo (per Salvatore Morelli), Diego Brancia e Renzo Andricciola (per Francesco Antonio Pardea), Diego Brancia (per Vincenzo Mantella).
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