‘Ndrangheta: confermata la confisca preventiva nei confronti di un imprenditore ed ex assessore di Briatico
Condannato in primo grado nel processo “Costa pulita”, la misura di prevenzione interessa le quote di una società di navigazione e due terreni. È imputato anche nel maxiprocesso Maestrale-Carthago


Confermata dalla Cassazione la misura di prevenzione reale sulle quote societarie e sul compendio aziendale della società di navigazione “Briatico Eolie srl” nonché sui terreni ubicati a Briatico, località Natalini, riconducibili a Filippo Niglia, 65 anni, di Briatico. La quinta sezione penale della Suprema Corte ha infatti rigettato, ritenendolo infondato, il ricorso di Filippo Niglia avverso la decisione del 18 ottobre dello scorso anno presa dalla Corte d’Appello di Catanzaro relativa alla confisca di prevenzione dei beni. Per i giudici, gli accertamenti patrimoniali condotti dagli inquirenti su Filippo Niglia e sul suo nucleo familiare hanno evidenziato “un saldo negativo costante nel bilancio familiare e anche considerando le vendite di terreni, non era stata dimostrata la provenienza lecita delle somme utilizzate per l’acquisto delle quote societarie e del compendio aziendale della “Briatico Eolie srl” nonché di entrambi i terreni oggetto di confisca”. Nel processo “Costa Pulita”, Filippo Niglia è stato condannato dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia a 4 anni e 6 mesi di reclusione (è in corso l’appello).
Si trova imputato anche nel maxiprocesso nato dall’operazione Maestrale-Carthago. In particolare Filippo Niglia – già in passato ritenuto legato a Nino e Antonio Accorinti con i quali avrebbe gestito gli interessi del clan nel settore della navigazione e imposto, in maniera monopolistica, il rifornimento di frutta e verdura nelle strutture turistiche della Costa degli dei – si sarebbe poi avvicinato ai Bonavita di Briatico e alla cosca Accorinti di Zungri, partecipando alla spartizione mafiosa dello sfruttamento delle spiagge e condizionando illecitamente il settore della coltivazione e commercializzazione della cipolla rossa di Tropea. Da ricordare che Filippo Niglia ha fatto parte del Consiglio comunale di Briatico sciolto nel 2003 per infiltrazioni mafiose (amministrazione guidata all’epoca dal sindaco Costantino Massara). Dell’amministrazione guidata da Massara, l’imprenditore Filippo Niglia è stato anche assessore al Turismo, allo Sport ed ai Rapporti con il pubblico. Filippo Niglia il genero di Italo Greco di Briatico, pluripregiudicato per un triplice omicidio commesso a Capistrano negli anni ‘70, ucciso a sua volta con un fucile a canne mozze il 10 marzo del 1989 a Briatico. Filippo Niglia era quindi anche cognato di Nicola Greco (figlio di Italo), anche lui noto alle forze dell’ordine e a sua volta ucciso a Briatico il 7 aprile del 1996.
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