lunedì,Maggio 6 2024

Coronavirus, il sindacato degli ingegneri ed architetti per la chiusura dei cantieri

Le richieste al Governo portate avanti anche dall’architetto vibonese Saverio Gallizzi. Ecco tutte le proposte

Coronavirus, il sindacato degli ingegneri ed architetti per la chiusura dei cantieri
Saverio Gallizzi

Il presidente dell’associazione sindacale Nazionale InArSind, ingegneri ed architetti liberi professionisti, ing. Roberto Rezzola e l’intero consiglio direttivo,rappresentato per la Calabria dall’architetto vibonese Saverio Gallizzi, con delega al Consiglio Nazionale degli Architetti, confermano il proprio impegno per la tutela della categoria professionale a fronte dell’emergenza sanitaria rappresentata dal coronavirus.

Pur ricordando ai colleghi che per quanto è possibile bisogna evitare di uscire dal proprio domicilio nonostante il D.P.C.M. 11 marzo 2020, – l’associazione sindacale – ricorda che il decreto prevede che le attività produttive possono restare aperte a condizione che siano rispettate condizioni di sicurezza, difficili però da rispettare in un cantiere a causa anche degli imprevisti che possono verificarsi. “Sarebbe necessaria almeno per il momento – sostengono quindi ingegneri e architetti – la chiusura dei cantieri per ridurre il contagio, lasciando la possibilità degli addetti ai lavori solo per somma urgenza. La situazione è grave, medici e infermieri, “ angeli salvavita” che lavorano senza sosta, per salvare più vite possibili, negli ospedali negli ambulatori sfiorano ormai il collasso. In considerazione di ciò, a fronte delle innumerevoli difficoltà oltre al probabile aumento dei contagi si rischierebbe la possibilità di attivare con le imprese appaltatrici delle riserve contabili con conseguenti ricorsi a tribunali amministrativi per la risoluzione di cause civili a peggiorare ancora la situazione”. [Continua dopo la pubblicità]

Il cantiere del nuovo ospedale di Vibo

In tutto il territorio nazionale , dal punto di vista professionale, si registra l’osservanza delle misure governative straordinarie, compresa l’interruzione delle attività edilizie pure in Calabria, ma non basta, ma sono necessari ulteriori disposizioni governative che ordinano la “chiusura temporanea e straordinaria dei cantieri” in quanto non ci sono le condizioni per garantire la salute degli addetti ai lavori e soprattutto limitare i contagi del Covid-19.  Il consigliere nazionale, Saverio Gallizzi, nonché i presidenti delle associazioni territoriali di Vibo Valentia ing. Cutuli Annunziato e di Crotone, ing. Domenica De Miglio, aggiungono quindi che: “In Calabria si vive oramai in continua emergenza sia per la scarsità di lavoro che per la crisi nel settore edile da circa dieci anni, ma in questo momento tutti insieme dobbiamo fare di più per il bene di tutti noi. Oggi l’emergenza Coronavirus ci pone ulteriori e gravissime problematicità nella gestione e nell’organizzazione del lavoro negli studi professionali. Chi  svolge la libera professione è cosciente che non è così semplice chiudere, ma bisogna farlo almeno per un pò di tempo, è indispensabile ed urgente.

Sentiamo il dovere etico di mettere al centro la persona, il suo benessere, la sua salute e la sicurezza che è anche la nostra missione. Solo così, insieme, ce la faremo. D’altro canto, per alcuni aspetti non è così semplice sospendere completamente l’attività in qualche cantiere di somma urgenza. Ad ogni modo come associazione sindacale il nostro compito è quello di tutelare la categoria professionale ed è per questo che certe determinate condizioni al contorno oggi le dobbiamo verificare ed ottenere:

Sospensione temporanea dei cantieri per cause di somma urgenza; non imputabilità circa le responsabilità penali e civili per l’impossibilità di svolgere i sopraluoghi sul cantiere causa covid-19; Differimento dei termini di scadenza dei bandi di finanziamento per le opere pubbliche e gli adempimenti contrattuali di quelli in corso; Sospensione dei sopraluoghi sui cantieri edili; sospensione/riduzione dei versamenti contributivi alla cassa di previdenza Inarcassa; Estensione dell’indennità mensile  prevista dall’art.16 del Decreto 2 marzo 2020 per tutti i lavoratori autonomi senza alcuna esclusione geografica o di iscrizione all’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile professionale; inserimento di un sussidio non basato solo e comunque a seguito di positività al Covid-19 di cui alla Deliberazione Inarcassa del 13.03.2020; sospensione fino al 30 giugno 2020, salvo proroghe di tutti gli adempimenti e dei versamenti di natura tributaria  ed assicurativi; prorogare  di almeno dodici mesi  i termini di scadenza dei Permessi di Costruire, Scia; prorogare di almeno sei mesi i bandi di gara per gli incarichi di servizi di ingegneria  ed architettura nonché le scadenze dei certificati; prorogare di sessanta giorni i termini per produrre la documentazione da integrare richiesta dai competenti uffici comunali, provinciali e regionali.

Il cantiere della Itec

Riteniamo sia importante assicurare la liquidità ai professionisti, fortemente compromessa dall’emergenza in corso, attraverso vari strumenti, tra cui la sospensione dei pagamenti di imposte e contributi e la previsione di agevolazioni. Assicurare avvio di investimenti pubblici per sostenere la domanda interna che coinvolge i professionisti, le attività produttiva e gli addetti. La sfida è di rimuovere ostacoli burocratici e incertezze per avviare un piano straordinario per tutte le opere, grandi, medie e piccole. Aprire gli ammortizzatori sociali di sostegno all’occupazione, anche al lavoro autonomo per sostenere lo stato di crisi.  In sintesi si rende noto a tutti i liberi professionisti che l’associazione nazionale InArSind, rappresentata in Calabria dal consigliere Saverio Gallizzi, assicura che l’impegno sarà massimo tanto da poter tranquillizzare le categorie professionali degli ingegneri ed architetti iscritti al sindacato in merito alle misure straordinarie richieste al Presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Giuseppe Conte, nonché alle altre parti sociali Ebipro, Cadiprof e Fondoprofessioni mobilitati da Confprofessioni, al fine di prevedere degli incentivi da erogare ai liberi professionisti a sostegno del reddito e un rimborso spese per agevolare lo smart working sperando che questa tremenda esperienza possa al più presto restare solo un triste periodo della nostra storia. Le associazioni territoriali  InArSind saranno al fianco del professionista, in questo momento delicato ed assicurano che non faranno venir meno la loro voce in qualsiasi contesto decisionale” .

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