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Politiche sociali, in arrivo 2 milioni per le famiglie vibonesi in stato di disagio economico

Il finanziamento “Sia” è riservato al comune di Vibo Valentia e ai 14 comuni del Distretto socio-assistenziale n.1. Prevista l’erogazione di una carta di pagamento tra 80 e 400 euro. Ecco chi ha diritto ad accedere al beneficio

Politiche sociali, in arrivo 2 milioni per le famiglie vibonesi in stato di disagio economico

Un finanziamento di 2 milioni e 158mila euro in arrivo dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali al Comune di Vibo Valentia e a quelli dl Distretto socio-assistenziale n. 1.

Si tratta di somme assegnate con decreto della direzione generale per l’Inclusione e le politiche sociali per la programmazione Sostegno all’inclusione attiva (Sia), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un contributo economico mensile alle famiglie e la definizione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

La comunicazione dell’approvazione del progetto, presentato su iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali Lorenza Scrugli, che si era attivata fin dall’estate scorsa all’avvio delle attività previste dai bandi, è arrivata in questi giorni al Comune di Vibo Valentia, in qualità di ente capofila del Distretto socio-assistenziale n.1 che comprende anche i comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola, Filogaso, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso Calabro, Pizzo Calabro, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi, Polia.

Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole).

Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Misure di contrasto alle difficoltà economiche 

Il contributo economico alle famiglie sarà erogato attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta Sia) e sarà compreso fra 80 e 400 euro mensili, in funzione della numerosità del nucleo familiare e della valutazione complessiva del bisogno, che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa del richiedente.

Potranno fare domanda cittadini italiani e comunitari o cittadini stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo, residenti in Italia da almeno 2 anni, con Isee inferiore ai 3.000 euro, a condizione che facciano parte del nucleo familiare almeno un figlio minorenne o con disabilità, o una donna in stato di gravidanza accertato.

I nuclei familiari dei richiedenti non devono essere già beneficiari di altro tipo di sostegno economico superiore a 600 euro mensili, o del sostegno Naspi o Asdi (assegno e indennità di disoccupazione) o di altro strumento di sostegno al reddito per disoccupazione.

I componenti del nucleo familiare del richiedente non devono inoltre possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la domanda o comunque di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda.

La richiesta del beneficio Sia dovrà essere presentata ai Comuni di residenza, nel caso del Distretto n. 1 direttamente all’ufficio servizi sociali, compilando l’apposito modulo predisposto da Inps e disponibile direttamente agli sportelli.

«Il nostro impegno – afferma l’assessore Lorenza Scrugli – prosegue sempre con la massima attenzione ed il massimo riguardo verso le categorie sociali cosiddette “deboli”, proprio per poter garantire loro quei servizi indispensabili e necessari ad affrontare al meglio le difficoltà che purtroppo si incontrano nel duro percorso della vita. Aver compiuto positivamente anche questo percorso e raggiunto il risultato sperato, naturalmente ci dà grande soddisfazione per il lavoro espletato».

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