lunedì,Maggio 13 2024

Sequestrati dalla Gdf quattro quintali di marijuana: due arresti nel Vibonese

La coltivazione copriva l’estensione di tre campi da tennis. Le piante di canapa indiana individuate dalla Guardia di finanza alte un metro e mezzo. Oltre un milione di euro il valore dello stupefacente una volta immesso sul mercato

Sequestrati dalla Gdf quattro quintali di marijuana: due arresti nel Vibonese

Continua l’attività di controllo del territorio delle Fiamme Gialle vibonesi, in questo periodo finalizzata, in modo particolare, al contrasto del diffuso fenomeno della coltivazione illecita di cannabis indica. Grazie al preliminare lavoro informativo ed al capillare monitoraggio dei luoghi tradizionalmente utilizzati per l’impianto delle piantagioni (zone impervie solitamente in aree demaniali o incolte) ed alle continue attività di ricerca e controllo, i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, hanno individuato, in località Targani del comune di Filadelfia, occultata tra alberi di alto fusto e difficilmente raggiungibile attraverso piante di rovi e di macchia mediterranea, una coltivazione illegale, organizzata su un’area nella disponibilità di uno degli arrestati, estesa circa 1.500 metri quadrati (grande quanto tre campi da tennis), con piante di cannabis indica dell’altezza variabile tra novanta centimetri e un metro e mezzo. L’attività di osservazione ed appostamento ha permesso di individuare ed arrestare in flagranza di reato due soggetti: Roberto Caruso, 44 anni (con precedenti specifici per traffico di stupefacenti e reati associativi vari) e Giuseppe Fruci, 58 anni (incensurato), entrambi di Filadelfia, mentre erano intenti ad irrigare, mediante un efficiente sistema automatizzato, la coltivazione in rassegna.

Di tali rinvenimenti e dell’individuazione dei responsabili è stata notiziata la Procura di Lamezia Terme, che disponeva, dopo opportuna campionatura dello stupefacente, l’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione nonché la custodia cautelare in carcere per Roberto Caruso ed ai domiciliari per Giuseppe Fruci. La coltivazione, a fioritura completa, avrebbe prodotto almeno quattro quintali di marijuana. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di oltre un milione di euro. Le indagini delle Fiamme Gialle sono ancora in corso per accertare ulteriori responsabili nell’attività illecita in rassegna.

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