La Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari dopo la nuova normativa che equipara la figura del direttore di gara a quella di un pubblico ufficiale
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Resta in totale libertà Tonino Ventrice, 37 anni, il calciatore della Asd Francica che nel corso di una partita del campionato di seconda categoria ha violentemente aggredito con calci, violenti schiaffi e pugni un giovane arbitro di 17 anni, tesserato per la sezione arbitrale di Locri.
Nei confronti del calciatore, sospeso dalla società di calcio del Francica, la Procura di Vibo Valentia aveva chiesto l’applicazione di una misura cautelare. Il gip, Francesca Loffredo, dopo l’interrogatorio del calciatore, in accoglimento delle tesi sostenute dai difensori del calciatore (gli avvocati Bernardo Ceravolo e Giuseppe Di Renzo), ha però rigettato la richiesta di misura, non ravvisando le esigenze cautelari indicate dalla Procura, che aveva chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari in ragione dell’imputazione contestata al Ventrice. Infatti le nuove disposizioni legislative equiparano l’arbitro ad un pubblico ufficiale, inasprendo fortemente le pene in caso di lesioni procurate in occasione di manifestazioni sportive. L’indagato rimane quindi in totale libertà, non ravvisando il gip alcun pericolo di reiterazione del reato e avendo nel frattempo il giudice sportivo squalificato il giocatore del Francica per cinque anni. Nei suoi confronti il questore di Vibo ha inoltre disposto un Daspo di cinque anni, con il divieto di partecipare alle manifestazioni sportive. Dopo l’episodio, il calciatore aveva inviato una lettera di scuse dicendosi profondamente addolorato per quanto accaduto durante la partita assumendosi le proprie responsabilità per la gravità del gesto contro l’arbitro.



