«Non vogliamo rovinare la festa al primo cittadino, gli manderemo una bottiglia di prosecco»: L’Azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica sostiene che la decisione dei giudici amministrativi non implica la demolizione come richiesto dal Municipio
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«Nessuna demolizione, solo messa in sicurezza. Ma il sindaco pensa di avere vinto lo stesso!». È puntuta la replica di Aterp alla comunicazione del Comune di Dasà che ha reso noto il rigetto da parte del Tar della richiesta cautelare di sospensiva dell’ordinanza di demolizione di un immobile fatiscente al centro del paese. Vicenda che si trascina da molto tempo e che vede da una parte l’Azienda regionale di edilizia residenziale, proprietaria dell’edificio, e dall’altra l’Amministrazione comunale.
«Ancora una volta - si legge in una nota dell’Aterp - siamo costretti a intervenire per ristabilire una corretta rappresentazione dei fatti e tutelare l’immagine dell’ente in merito alla vicenda che interessa il fabbricato di proprietà di Aterp ricadente nel Comune di Dasà. Il sindaco esulta per la recente ordinanza del Tar Calabria che ha confermato la messa in sicurezza dell’immobile e cioè proprio quello che Aterp ha sempre sostenuto: “Mettere in sicurezza l’edificio”, avendo a tal fine proposto al Comune un piano di messa in sicurezza che lo stesso ha rifiutato».
Secondo Aterp, quindi, «il Tar ha affermato in modo chiaro e netto la “facoltà di mettere in sicurezza il fabbricato ritenendo integra la possibilità di ripristino” - per come già chiarito anche dal Consiglio di Stato – smentendo l’assunto del Comune secondo il quale il fabbricato doveva essere demolito».
«Personalmente – dichiara il commissario Aterp, Maria Carmela Iannini - ho sempre ritenuto che l’edificio andasse messo in sicurezza per poi essere ripristinato, e la pronuncia del Tar conferma questa mia convinzione. Aggiungo che dopo la pronuncia, a mio avviso, Aterp possa fare ciò in assoluta autonomia. Ad ogni modo non voglio essere la causa dei mancati festeggiamenti del sindaco, perciò manderò una bottiglia di prosecco!».

