lunedì,Maggio 6 2024

Vibo, il “Capialbi” perde un “pezzo” importante del laboratorio di restauro

Dopo decenni di impegno lavorativo all’interno della struttura del MiC, in pensione il funzionario Rosella Valia, moglie del compianto Pino Pontari

Vibo, il “Capialbi” perde un “pezzo” importante del laboratorio di restauro
Interni del museo Capialbi di Vibo
Rossella Valia

Nei giorni scorsi il Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia ha perso un “pezzo” importante del suo laboratorio di restauro e dell’intera struttura. Dopo anni di fruttuoso lavoro al servizio dell’importante realtà culturale, diretta da Adele Bonofiglio e afferente alla Direzione regionale Museo Calabria guidata Filippo Demma, è infatti andato in pensione il funzionario restauratore Rosella Valia. Una delle figure storiche del “Capialbi”, che in questi decenni ha contribuito a far crescere con la sua preziosa opera e competenza il museo incastonato nella splendida cornice del castello Normanno-Svevo. Assieme a lei doveva andare nello stesso periodo in pensione anche il marito Pino Pontari, altro prezioso “tassello” del laboratorio di restauro attivo nel plesso culturale Vibonese. Anch’egli per tanto tempo ha svolto nel Museo archeologico il lavoro di funzionario restauratore, al fianco della moglie. Una persona amata anche al di fuori del contesto museale, per la sua generosità e il suo impegno tra gli Scouts di Vibo Valentia e nel sociale in genere. Poi, però, un paio di anni fa, problemi cardiaci lo hanno improvvisamente strappato all’affetto dei suoi familiari e dei colleghi di lavoro.

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