giovedì,Aprile 25 2024

Mileto, l’abbraccio della “sua” gente al medico-scrittore Francesco Giordano

A Palazzo San Giuseppe è stato presentato il romanzo “Il ragazzo del tutto o niente”, fatica letteraria dell’autore miletese, da anni trapiantato a Pavia

Mileto, l’abbraccio della “sua” gente al medico-scrittore Francesco Giordano

È stato un incontro pregno di significati, i cui contenuti sono andati oltre la semplice presentazione di un libro. Una sorta di avvolgente e commovente “abbraccio” a un figlio di questa terra che – nonostante lo studio, il lavoro e gli altri eventi esistenziali abbiano portato lontano – non ha mai scisso il cordone ombelicale con l’“humus” da cui è stato generato. Queste, in breve, le caratteristiche peculiari dell’evento culturale svoltosi a Mileto, nella sede del Cantiere musicale internazionale. Il romanzo, presentato nell’auditorium “Umberto Micheli”, si intitola “Il ragazzo del tutto o niente”. L’autore è Francesco Antonio Giordano, per la prima volta alle prese con una propria fatica letteraria presentata nella “sua” Mileto. Il 67enne medico-scrittore vive e opera da anni in nord Italia. Con il suo modo di narrare riesce, indubbiamente, a inchiodare il lettore alle pagine scritte. (Continua in basso)

A discutere con lui, alla presenza di un pubblico numeroso e attento, i giornalisti Giuseppe Currà e Corrado Landolina. Ne è uscito fuori un colloquio per certi versi “intimo”, intervallato da validi momenti musicali proposti da allievi e docenti della scuola di alta formazione fondata dal maestro Roberto Giordano, attiva a Palazzo San Giuseppe. Una discussione ricca di contenuti, da cui è emersa la cifra stilistica e la pregevole fattura del romanzo scritto di proprio pugno da Giordano. L’autore sta da qualche anno lottando indomito contro un male incurabile. La scrittura, in questo contesto, nasce anche dall’esigenza di lasciare memoria delle proprie esperienze professionali e non, attraverso racconti, riflessioni e poesie, e di dare speranza ai suoi lettori, in primis alla figlia Teresa e all’amata moglie Sonia. “Il ragazzo del tutto o niente” è ambientato negli anni ’70. Frutto della fantasia dell’autore presenta, tuttavia, dei tratti autobiografici. Tra i temi trattati, anche quello del femminicidio. La trama si svolge, prevalentemente, nella Pavia degli studenti universitari e, in modo particolare, di quelli frequentanti la facoltà di Medicina.

Ampio spazio viene dato anche ai luoghi della Calabria, terra d’origine di Carlo, protagonista del romanzo. Gli incontri e il rapporto con tre donne, Margherita, Marta e Sofia, costituiscono il nucleo essenziale del libro. L’ultima compagna, in particolare, è quella che gli cambia la vita, che gli insegna che il mondo non è fatto solo «di bianco e nero», ma anche di altri colori e «di tutte le sfumature di grigio». Nelle pagine del romanzo sono incastonate anche alcune poesie scritte dal protagonista. Ne esce fuori una sorta di inno alle donne e all’amore, «quale modo migliore per educare e rispettare le scelte degli altri, qualunque esse siano». L’incontro con l’autore si è concluso dando spazio agli interventi in sala. Tra questi, quelli del sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano e, a dir poco commoventi e intensi, di alcuni suoi compagni di scuola.  

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