lunedì,Maggio 20 2024

Tropea, il Liceo Classico Galluppi trionfa al concorso nazionale “Un giorno in Senato”

"La Mafia non è un destino" è il progetto normativo che ha fatto la differenza, presentato dagli studenti della classe IV B

Tropea, il Liceo Classico Galluppi trionfa al concorso nazionale “Un giorno in Senato”

La Mafia non è un destino“. È questo il titolo del progetto normativo rivolto, con percorsi specifici, a minori e giovani provenienti e/o inseriti contesti di criminalità organizzata, che ha reso vincitrice la classe IV B del Liceo Classico dell’Istituto di istruzione superiore di Tropea “Pasquale Galluppi” al concorso nazionale “Un giorno in Senato 22-23”. «Si tratta di un riconoscimento per l’intero Istituto – ha dichiarato il dirigente Nicolantonio Cutuli -, che dimostra come la nostra realtà scolastica sappia essere una comunità educante aperta alla riflessione matura e consapevole sui temi di maggiore e pressante attualità, regionali e nazionali. Il mio plauso va agli studenti della classe IV B che, guidati dal docente tutor Giulio Le Pera, hanno con entusiasmo e impegno seguito un percorso annuale, inerente ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, volto a far cogliere ai giovani l’importanza del processo legislativo e del confronto democratico. Nel gennaio del prossimo anno – ha aggiunto Cutuli -, la classe vincitrice giungerà al meritato completamento del percorso, usufruendo di apposito stage presso gli uffici e l’aula di palazzo Madama». In particolare, partendo dallo studio della straordinaria e meritoria attività intrapresa a suo tempo dall’allora presidente del Tribunale di minori di Reggio Calabria Roberto Di Bella, nonché da una serie di seguenti iniziative normative avviate in seno al Consiglio regionale della Calabria, i ragazzi hanno redatto un compiuto Disegno di Legge che dispone interventi in favore dei minori e dei giovani adulti provenienti e/o inseriti in contesti di criminalità organizzata attraverso la realizzazione di percorsi personalizzati di rieducazione, sostegno e reinserimento sociale. «Il fine primario del progetto didattico non era vincere – ha dichiarato il docente tutor della classe Giulio Le Pera -, ma provare ad accrescere la conoscenza informata della realtà e la consapevolezza della possibilità di contribuire a migliorarla. La vittoria potrà essere per i ragazzi un ulteriore incentivo a provarci sempre».

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