Plauto rappresentato e proposto nel migliore dei modi attraverso il suo capolavoro assoluto: la tragicommedia “Anfitrione”. Nello specifico, dal “Teatro europeo plautino”, compagnia ufficiale del “Plautus Festival” di Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena, patria del grande commediografo latino. Il tutto, grazie all’operare sinergico tra Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia e  associazione teatrale Aps “I Vacantusi”. L’opera sarà proposta domani 8 agosto, alle 21, nella splendida cornice del cortile del castello normanno-svevo, nell’ambito della rassegna culturale “Vacantiandu 2023”. In precedenza, alle 19, i partecipanti potranno immergersi nella storia dell’antico maniero vibonese, raccontata dall’archeologo Francesco Cuteri.

«L’Anfitrione – spiega in un post di presentazione dell’evento teatrale il plesso museale diretto dall’archeologo Maurizio Cannatà – è una “fabula palliata”, ovvero una commedia latina di argomento greco, opera illustre di Tito Maccio Plauto, il padre del teatro comico europeo e ispiratore, dal Rinascimento all’età Moderna, di autori come Gotthold Ephraim Lessing, William Shakesespeare e Molière. È per eccellenza la “commedia degli equivoci”, capolavoro indiscusso del “metateatroplautino, basata sulla confusione tra l’umano e il divino, sull’astuzia, l’inganno, la sovversione che suscitano l’ilarità del pubblico e con essa la sua libertà espressiva». Domani sera si potrà assistere alla rappresentazione teatrale “Anfitrione” in modo gratuito. Visti i posti limitati è prevista, però, la prenotazione obbligatoria. Nell’occasione, gli spettatori potranno anche vivere e gustare lo straordinario patrimonio archeologico del Museo archeologico nazionale di Vibo Valentia, afferente alla Direzione regionale Musei Calabria del Ministero della Cultura.

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