giovedì,Dicembre 12 2024

Il musicologo vibonese Calandruccio entra nel prestigioso Cambridge Consortium

Il chitarrista e studioso di Nicotera eletto membro ordinario. È considerato uno dei massimi esperti internazionali dei musicisti Ferdinando Carulli e Matteo Carcassi

Il musicologo vibonese Calandruccio entra nel prestigioso Cambridge Consortium

Il chitarrista e musicologo di Nicotera, Romolo Calandruccio è stato eletto membro ordinario del The Cambridge Consortium for Guitar Research. Il professionista è considerato uno dei massimi esperti internazionali dei chitarristi Ferdinando Carulli e Matteo Carcassi e della prassi esecutiva chitarristica dell’Ottocento. Nella sua lunga carriera, ha tenuto seminari e masterclass in diversi licei musicali e conservatori di musica in Italia e in questi giorni a Cambridge. Nelle vesti di concertista si è esibito in Italia, Francia, Austria, Spagna, Norvegia, Regno Unito, Messico. Il prossimo ottobre sarà in Croazia. Calandruccio e sorto “alla ribalta delle cronache” tra gli studiosi del repertorio chitarristico del XIX secolo, grazie alla pubblicazione delle biografie di due tra i più famosi chitarristi dell’Ottocento: il napoletano Carulli e il fiorentino Carcassi. Questi due lavori sono considerati dagli esperti del settore le biografie più complete e documentate finora scritte su questi autori. Le due ricerche sono state pubblicate sulla prestigiosa rivista chitarristica “Il Fronimo”, fondata da Ruggero Chiesa e, fin dalla sua morte, diretta magistralmente da Lena Kokkaliari. Come riconoscimento per il suo impegno e l’importante contributo in ambito musicologico, il 7 ottobre 2023 Calandruccio ha ricevuto il prestigioso premio internazionale Chitarra d’oro” per la ricerca musicologica, presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano, attribuitogli dal comitato scientifico del 28° Convegno internazionale di chitarra.

L’approdo in Inghilterra

Il nome del maestro Calandruccio, nell’ambito della ricerca musicologica, ormai viene automaticamente associato a quello di Carulli, infatti, a dicembre del 2022, il board del The Cambridge Consortium for Guitar Research di Cambridge, ha deciso all’unanimità di invitarlo come ospite d’onore al convegno che si è tenuto a Cambridge nei giorni scorsi, per parlare di Carulli. In tale contesto, ha presentato al convegno un interessante lavoro sulla prassi esecutiva di Carulli: “Carulli plays Carulli”. Calandruccio ha trattato un aspetto completamente trascurato dagli studiosi, quello di Carulli concertista. L’intento dichiarato dal professionista era quello di far percepire ai presenti, attraverso l’analisi di alcune recensioni inedite dei concerti tenuti da chitarrista napoletano in Francia e attraverso i precetti didattici dello stesso chitarrista, il suono stesso del maestro napoletano. Oltre che come relatore, Calandruccio si è presentato in Inghilterra anche come concertista, catturando anche in questo caso l’attenzione dei membri del Consortium e degli altri spettatori presenti. Nel concerto, svoltosi nella bellissima e particolare Round Church a Cambridge, ha proposto dei brani di Carulli, suonati su una stupenda Panormo (modello Fecit) del 1832 del liutaio londinese, di origini siciliane, Luis Panormo. Due di questi brani erano tratti da suoi lavori di revisione filologica di Carulli: l’Op. 320 e l’Op. 114, pubblicati dalla casa editrice bolognese UtOrpheus.

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