A Pizzo sulle orme di Dumas: le Giorante Fai di primavera accendono i riflettori sulla storia e le bellezze della città napitina
La cittadina costiera protagonista con i suoi affacci sul mare, le chiese e le viuzze. L’iniziativa coinvolge diverse località della Calabria. Eccone alcune

Crotone, i mosaici del Parco Archeologico di Capo Colonna
Il Parco archeologico nazionale di Capo Colonna, “Luogo del Cuore” votato nel 2016 da oltre 31.000 persone al censimento del Fai, sorge sul promontorio dove si ergeva il grande Heraion Lakinion, culto tra i più noti della Magna Grecia. Il Parco include 30 ettari di terreno adibito a scavi e 20 ettari adibiti a macchia mediterranea. Sul capo Lacinio, oltre al santuario di età greca dedicato ad Hera, vi è un’ampia area di età romana, un insediamento attivo dall’età repubblicana – dal 194 a.C. alla piena all’età imperiale, che è stato relativamente indagato, ed è visibile solo in parte perché molte aree sono state ricoperte dopo gli scavi per tutelarle. L’edificio pubblico più noto è il balneum, che sarà visitabile eccezionalmente durante le Giornate Fai.
Già indagato negli scavi di Paolo Orsi nel 1910, è una struttura di ridotte dimensioni caratterizzata da un mosaico del I secolo a.C. – il mosaico dei delfini – che fa parte di un ambiente destinato a calidario. È decorato con una fascia esterna a meandro che cinge una seconda fascia bianca con iscrizione di dedica dei duoviri Lucilius Macer e Titus Annaeus Thraso, che curarono l’edificazione dello stesso balneum. Raffinate decorazioni geometriche e a onde marine fanno da contraltare a quattro delfini negli spazi angolari. Il mosaico, visibile per poco tempo ai tempi di Paolo Orsi, è stato ritrovato negli scavi della Soprintendenza condotti nel 2003 e poi ricoperto. Sarà per la prima volta mostrato ai visitatori grazie alla collaborazione tra il Parco archeologico e il Fai.