Emozioni e senso di comunità nel segno della lirica: a Triparni il secondo appuntamento della rassegna Borgo in musica
Il concerto organizzato dall’Associazione musicale e culturale Vocal Tactus ha suscitato grande apprezzamento miscelando talento artistico e radicamento territoriale

A Triparni, il secondo appuntamento della rassegna Borgo in Musica si è trasformato ieri sera in un vero atto d’amore per l’arte, il territorio e le storie che lo abitano.
Organizzato dall’Associazione musicale e culturale Vocal Tactus – informa una nota – il Galà Lirico ha visto protagonisti giovani cantanti lirici calabresi in un programma pensato per rendere omaggio alla scuola operistica italiana e alla bellezza irripetibile del talento umano.
Nel percorso tracciato dalle voci dei soprani Emanuela Meligrana, Eleonora Fucà, Miriana Castagna e del tenore Francesco Saverio Alessio, accompagnati al pianoforte dal Maestro Letizia Sansalone, il pubblico ha potuto attraversare secoli di musica e stili, lasciandosi condurre in un viaggio emozionale fatto di arie celebri e brani da camera, da Cilea a Puccini, da Rossini a Mozart. Ogni interprete è sembrato incarnare un tratto diverso di un unico grande affresco: quello della Calabria che canta, vive e si racconta.
Ogni voce ascoltata ha portato con sé una storia, un mondo interiore, un’identità, nel corso di un concerto che ha celebrato la singolarità di ciascun artista. Il risultato è stato un quadro corale in cui ogni elemento, pur nella sua unicità, ha trovato il proprio posto in un’armonia più grande.
Ma questa serata ha avuto anche un cuore che batteva nel passato. Il concerto è stato dedicato alla memoria di Leoluca Mancuso, tenore di origini triparnesi che ha calcato alcuni dei palcoscenici più prestigiosi al mondo, tra cui il Teatro alla Scala di Milano. Una figura emblematica di quel genio calabrese che, spesso silenzioso, lascia tracce profonde nella storia dell’arte e che l’associazione Vocal Tactus si impegna oggi a far riaffiorare con gratitudine e orgoglio.
«Il Galà Lirico – termina la nota – si è concluso tra gli applausi sentiti di un pubblico partecipe e toccato, consapevole di aver vissuto qualcosa che va oltre l’intrattenimento: un atto culturale e civile, una dichiarazione d’amore per la Calabria, per il talento e per la bellezza che resiste. In un mondo che spesso guarda altrove, Borgo in Musica ha ricordato che proprio qui, nei nostri borghi, l’arte può ancora nascere, crescere e fiorire. Perché ogni voce – come ogni anima – è unica. E ogni artista, come ogni opera d’arte, merita uno sguardo attento, uno spazio per risuonare, una comunità che sappia ascoltare».
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