sabato,Maggio 18 2024

Prezzi del carburante e materie prime alle stelle, l’Udicon: «Famiglie sommerse dagli aumenti»

L’Unione per la difesa dei consumatori chiede un rapido intervento da parte del governo: «Assistiamo a dati spaventosi, dal primo marzo ad oggi persino il prezzo dell’agricolo è aumentato del 40%»

Prezzi del carburante e materie prime alle stelle, l’Udicon: «Famiglie sommerse dagli aumenti»
Portafogli vuoto, immagine repertorio da pixabay

Il rincaro dei prezzi del carburante e delle materie prime preoccupa famiglie e aziende. Sul tema è intervenuto anche il presidente nazionale Udicon, Unione per la difesa dei consumatori Denis Nesci: «I prezzi del carburante stanno arrivando alle stelle con disagi enormi sia per le imprese che per tutti i cittadini. Pescherecci fermi in porto, autotrasportatori che protestano e tutto il Paese in ginocchio. Da giorni – fa presente – assistiamo a questi incrementi del carburante e ancor di più dall’inizio dell’anno assistiamo a rialzi del costo della vita, che sta piegando in ginocchio le famiglie italiane. Le tasche dei consumatori sempre più leggere per far fronte alle spese di tutti i giorni – continua Nesci – il costo del carburante che vediamo indicato nei distributori è sempre più alto ma non dimentichiamoci che include le accise e l’Iva imposte dallo Stato per oltre il 55%». [Continua in basso]

In questo contesto «Il povero gestore guadagna 2 centesimi appena a litro, se non si interviene rischio chiusura di 10.000 impianti e a soffrirne saranno i comuni più piccoli quelli montani che saranno privi di un servizio essenziale. Oggi assistiamo a dati spaventosi, dal primo marzo ad oggi persino il prezzo dell’agricolo è aumentato del 40% il che influisce anche sui prezzi della spesa in egual modo. Più aumenta il prezzo del carburante più aumentano iva e accise. Il gasolio – sottolinea Nesci – è arrivato ad equipararsi o addirittura ad essere più elevato rispetto alla benzina. Il Governo dovrebbe intervenire con atti concreti, bisognerebbe bloccare quest’aumento improponibile delle accise ed eliminare l’Iva.

«Le famiglie dovrebbero poter preservare il loro potere d’acquisto, non essere sommerse da aumenti che in molti casi superano le loro capacità economiche. Il Governo non deve guadagnare sulla pelle dei consumatori» conclude Nesci.

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