Un Ponte lastricato di No: la grande manifestazione contro l’opera sullo Stretto
A Villa San Giovanni grande afflusso di attivisti, politici e cittadini che si oppongono al progetto caldeggiato dal Governo. In migliaia stanno sfilando con cartelli e striscioni
Ha preso il via questa mattina a Villa San Giovanni la grande manifestazione No Ponte, la prima in Calabria dal 2009. Decine le associazioni, i movimenti, comitati che hanno promosso questa protesta. Il corteo con bandiere, striscioni, tamburi e cartelli, si è mosso da piazza Valsesia, dove è stato fissato il raduno dei partecipanti. Presenti molti leader politici, sindacali, istituzionali. Da Angelo Bonelli di Europa Verde a Sandro Ruotolo, ex parlamentare, e oggi candidato al Parlamento europeo con il Pd come l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano per Alleanza Verdi-SI, i sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, e di Villa San Giovanni Giusy Caminiti e l’ex primo cittadino di Messina e ambientalista, Renato Accorinti. Atteso anche il sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
M5s in prima fila
Massiccia la presenza del Movimento Cinque Stelle, con la parlamentare Laura Orrìco e il candidato al parlamento europeo, l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Nutrita anche la delegazione Cgil con il segretario generale calabrese Angelo Sposato, a Pino Gesmundo della segreteria nazionale e gruppi provenienti anche da Messina e dalla Sicilia.
La paura degli espropri
Tra i manifestanti anche una folta delegazione di abitanti di Punta Faro in Sicilia e Cannitello a Villa San Giovanni, le aree che saranno espropriate che hanno già ricevuto la lettera che annuncia loro l’avvio della procedura di esproprio. Sono stati promessi per loro incentivi e generosi risarcimenti. Ma non si fidano. Temono che il territorio in cui risiedono da sempre possa essere irrimediabilmente devastato dalle ruspe, per far posto agli ancoraggi ed ai piloni del ponte.
Nelle prime dichiarazioni ufficiali, molti evidenziano che gli unici soldi per il Ponte sullo Stretto, siano, al momento, quelli sottratti al Fondo di Coesione di Calabria e Sicilia. «Sprecano risorse per un’opera assolutamente inutile – ha detto Gesmundo – e il Governo toglie risorse, non pensa ai giovani del Mezzogiorno, a creare buona occupazione, o per venire incontro ai lavoratori che si trovano in condizione di povertà».
Segui la diretta della manifestazione su LaC News24.