mercoledì,Aprile 24 2024

Riparte da Vibo il progetto per la sicurezza sui luoghi di lavoro

Dallo stabilimento di Baker Hughes, l'Iiniziativa nazionale congiunta di Federmeccanica, Assistal, Fil-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil

Riparte da Vibo il progetto per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Paolo Noccioni

Riparte dalla Calabria “Insieme per la salute e la sicurezza sul lavoro”, l’iniziativa congiunta di FedermeccanicaAssistal e Fim-CislFiom-CgilUilm-Uil. Nel corso della Giornata Mondiale dedicata al tema, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), i rappresentanti di imprese e lavoratori si sono ritrovati a Vibo Valentia, ospitati nello stabilimento di Baker Hughes, per ribadire la centralità della sicurezza sul lavoro e l’importanza del coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti.

La volontà comune di tutte le parti sociali firmatarie del Ccnl è stata quella di rilanciare al Sud, con questo nuovo evento nazionale, un messaggio positivo, rivolto a tutto il Paese, per ribadire l’importanza della cultura della sicurezza in ogni luogo di lavoro, così da alimentare quel circuito virtuoso già avviato, che è fondamentale per raggiungere risultati ancora migliori. L’accordo del 5 febbraio 2021 per il rinnovo del Ccnl dei Metalmeccanici conferma alcune importanti novità introdotte con il Ccnl del 2016 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, prendendo spunto dall’esperienza dei Comitati anti Covid 19 a livello aziendale, favorisce il massimo coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della sicurezza in azienda. Il nuovo contratto potenzia e sviluppa ulteriormente le attività portate avanti dalla Commissione nazionale su Salute e sicurezza, come ad esempio le linee guida sottoscritte nel 2018, in materia di break formativi e formazione congiunta Rspp/Rls. L’accordo del 2021 conferma la collaborazione con l’Inail, volta a realizzare uno studio statistico su infortuni e malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti e, alla luce delle risultanze dello stesso, sviluppare iniziative di diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione a supporto dei territori e delle aziende.

All’evento hanno partecipato anche il presidente dell’Inail Franco Bettoni, insieme al consigliere d’amministrazione Cesare Damiano (ex ministro del Lavoro ed ex presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati), il presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara e il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Di particolare interesse le best practice testimoniate da alcune importanti realtà industriali: a partire da Baker Hughes – con la partecipazione del proprio management, tra cui Paolo Noccioni, presidente Nuovo Pignone, Baker Hughes TPS e Maria Francesca Marino, direttore dello stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia – insieme ai rappresentanti di Hitachi Rail System e Redel srl.

Nel corso della mattinata è stato presentato il “vademecum per l’invio dei lavoratori all’estero” previsto dal Ccnl del 2021 e predisposto dalla Commissione nazionale su Salute e Sicurezza. Con tale strumento le parti vogliono fornire a lavoratori ed aziende informazioni utili e spunti operativi per i lavoratori che, per motivi di lavoro, devono recarsi all’estero, tenuto conto che l’emergenza pandemica legata al Covid-19 e l’evolversi degli scenari internazionali hanno accentuato l’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini sulla centralità di queste tematiche. [Continua in basso]

Il documento contiene una sintesi della normativa di riferimento, distinguendo gli invii all’estero in abito UE ed extra UE, gli strumenti per l’invio in missione (trasferta, trasferimento e distacco), l’utilizzo della tessera sanitaria per ricevere le cure in paesi europei, la procedura per la certificazione della malattia che dovesse insorgere durante la missione. Ci si sofferma, inoltre, sui soggetti coinvolti all’interno delle imprese per la gestione delle missioni estere, sulla valutazione del rischio del Paese dove si svolge il viaggio e delle situazioni nelle quali il lavoratore si troverà e sull’opportunità di adottare un Protocollo interno aziendale. Si sottolinea, infine, l’opportunità che il lavoratore in missione sia costantemente seguito dal referente aziendale, al fine di fornire un adeguato supporto e ridurre, ove necessario, i rischi che il lavoratore può correre in relazione alla situazione sanitaria/ambientale/politica del luogo dove si trova.

Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica, ha riferito: «Insieme per la sicurezza vuol dire essere insieme per un interesse generale. La tutela della salute delle persone è la base del nostro sistema. C’è un fondamentale elemento culturale alla radice, che va sviluppato anche attraverso le tante buone pratiche presenti nelle imprese di tutto il paese, dal nord al sud, dove ci troviamo oggi. La sicurezza sul lavoro non ha confini, e la sicurezza sul lavoro non conosce barriere. Per questo il coinvolgimento e la partecipazione sono l’anima della sicurezza sul lavoro, ad ogni livello. Con il contratto nazionale abbiamo dato corpo a molti buoni propositi e con la commissione paritetica diamo gambe ad alcuni principi facendo ulteriori passi in avanti. Il rinnovo della convenzione con l’Inail – continua il direttore – è un altro passo importante per rafforzare una relazione positiva tra le parti sociali e la principale istituzione competente. Il vademecum per i lavoratori all’estero è un ulteriore passo giusto nel momento giusto, considerando la situazione che stiamo vivendo globalmente per effetto della pandemia e delle turbolenze geopolitiche. La via metalmeccanica alla sicurezza sul lavoro passa da Vibo Valentia, per fare cultura, per fare insieme, per fare bene».

Paolo Noccioni, Presidente Nuovo Pignone, Baker Hughes TPS, ha dichiarato ancora che la sicurezza «è un valore fondamentale, e nasce da una presa di impegno sia individuale che collettiva. È importante che tutte le parti, dalle aziende, ai lavoratori, ai loro rappresentanti, alle istituzioni, collaborino per promuovere una maggiore e più consapevole cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, alimentando un dialogo sociale costante e costruttivo su questo tema. Momenti di confronto e incontro come quello di oggi sono quindi non solo cruciali ma assolutamente necessari».

Maria Francesca Marino, diretrice dello stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia, ha riferito poi che in In Baker Hughes si impegnano a «mettere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e collaboratori al primo posto e continueremo ad impegnarci per promuovere e rafforzare una cultura interna che metta al centro la salute, la sicurezza e il benessere delle nostre persone, attraverso un dialogo sociale e la diffusione di una cultura positiva della sicurezza. Per questo siamo davvero onorati di aver ospitato oggi questo evento che per la prima volta arriva in Calabria, e in particolare a Vibo».

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