domenica,Ottobre 6 2024

Strada vietata ai camion, aziende a rischio nel cuore delle Serre vibonesi: «Così non si può andare avanti» – Video

Imprenditori e amministratori sul piede di guerra a seguito dell’interdizione della provinciale 53 che collega Vazzano a Vallelonga. Enorme aggravio di costi a fronte di 5 o 6 ore in più per ogni viaggio dei tir

Strada vietata ai camion, aziende a rischio nel cuore delle Serre vibonesi: «Così non si può andare avanti» – Video

Una strada interdetta e aziende che rischiano il tracollo economico. È la fotografia che giunge dall’entroterra vibonese a causa dell’interdizione della strada provinciale 53 -che collega Vazzano e Vallelonga– ai mezzi pesanti (6,5 tonnellate). E sono proprio gli imprenditori delle Serre vibonesi a denunciare quanto sta accadendo.

Aziende a rischio

A Dentro la Notizia, il format condotto da Pier Paolo Cambareri, i rappresentanti del tessuto produttivo del territorio sono scesi in campo. In particolare, tra gli ospiti della trasmissione, Giampiero Latassa, titolare della Fabriella Group che imbottiglia ed esporta acqua Fabrizia ovunque in Italia, a incarnare appieno il senso di smarrimento e preoccupazione di tutto il mondo dell’impresa locale: «Diteci voi cosa dovremmo fare: domani mattina chiudiamo le aziende? Così non si può più andare avanti».

L’imprenditore, con l’inviato Tonino Raco dall’interno dello stabilimento Fabriella, sottolinea il pessimo stato delle arterie montane e quanto il divieto di transito ai mezzi pesanti incida sulle aziende e anche sulle famiglie dei lavoratori: «Mediamente registriamo circa 20-25 carichi giornalieri. Non ci sono alternative alla sp 53. Chiediamo alle istituzioni di darci una mano». Con lui anche il sindaco di Fabrizia Francesco Fazio, che è stato chiarissimo nell’invocare un intervento immediato, e risolutivo, degli enti sovraordinati alla stessa Provincia: cioè Regione e Governo. «Serve un’azione centrale con l’assunzione di poteri speciali per risolvere una volta per tutte il problema di queste imprese e del territorio nel suo insieme. Con questa viabilità non si può più andare avanti».

L’aumento dei costi

La storia è semplice: a causa della interdizione della Sp 53, gli imprenditori sono costretti a giri impossibili per consegnare le proprie merci, con un aggravio di costi enorme a fronte di 5 o 6 ore in più per ogni viaggio di carico o scarico. E 6 ore in più a viaggio si traducono in una cosa soltanto: l’ingresso in regime di sottocosto. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: o la situazione si sana oppure qualcuno sarà costretto a chiudere. Aspetti rimarcati da Angela Nardi (Csm): «Le aziende in Calabria come nel resto del mondo portano lavoro e stipendi». I costi dei trasporti così facendo diventano insostenibili, «per fare un esempio, incide di più un trasporto da Lamezia alla nostra zona montana disagiata che da Milano a Torino». Antonio Mannella (Mannella group) ha quindi evidenziato quanto la condizione delle strade si rifletta sul benessere e sulla crescita di una attività: «Molti autotrasportatori qui non vogliono venire. Abbiamo anche dovuto annullare trasporti».

L’autotrasportatore multato

Nel corso della puntata, si sono alternati ai microfoni di LaC anche l’imprenditore Francesco Tassone, Bruno Esposito (Logistica Fabriella Group) e l’autotrasportatore Ivan Scicchitano, multato proprio all’indomani del divieto imposto dalla Provincia: «Siamo costretti a percorrere quella strada – rimarca – non possiamo fare il giro del mondo per arrivare a Fabrizia. Io mi sono ritrovato con un verbale, che per fortuna paga l’azienda in quanto realtà seria, e punti decurtati sulla patente. Così è insostenibile». Parlano di una situazione presa certamente sottogamba dalla Provincia e dalle altre istituzioni che non si sono premurate di fornire una viabilità alternativa prima di interdire al traffico la strada. Il dato maggiormente preoccupante: l’impossibilità, stante la situazione attuale, come rimarcato da Tassone, di programmare gli investimenti futuri alla luce delle esigenze di sopravvivenza del presente. Un caso davvero singolare che danneggia, neanche a farlo apposta, proprio le aziende sane di un’area non certamente florida nel complesso dal punto di vista economico, con un danno sociale non indifferente.

Puoi rivedere la puntata di Dentro la Notizia su LaC Play.

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