venerdì,Dicembre 13 2024

Intervista al sindaco di Pizzo a sei mesi dall’insediamento. Ecco quanto realizzato, i progetti e le criticità

Il primo cittadino Sergio Pititto a tutto campo sull'azione politico-amministrativa intrapresa dopo due anni di commissariamento. Dalla notte di Capodanno in piazza al modello di città che si intende realizzare spaziando per parcheggi, viabilità, sicurezza e nuovi finanziamenti

Intervista al sindaco di Pizzo a sei mesi dall’insediamento. Ecco quanto realizzato, i progetti e le criticità
Il sindaco di Pizzo nel corso dell'intervista
Sergio Pititto

Sono trascorsi pochi mesi dal nuovo percorso politico-amministrativo intrapreso a Pizzo dal sindaco Sergio Pititto dopo il commissariamento per infiltrazioni mafiose (due anni) dei precedenti organi elettivi del Comune guidato dall’ex primo cittadino, Gianluca Callipo, rimasto coinvolto nell’operazione Rinascita Scott. Sergio Pititto, eletto nelle amministrative del giugno scorso a furor di popolo, ha rilasciato un’intervista alla nostra testata illustrando i progetti in cantiere e facendo una disamina delle diverse criticità trovate dal suo insediamento ad oggi. [Continua in basso]

Sindaco Pititto, sono passati sei mesi dal suo insediamento. Che bilancio fa di questa prima parte del suo mandato?

Sicuramente positivo. Intanto abbiamo recuperato il rapporto con la
comunità che è la cosa più bella e gratificante, si è stratificato il sentimento di vivere la città assieme e, al tempo stesso, siamo andati avanti per realizzare un po’ di opere già presenti, altre le stiamo portando a termine e altre ancora le stiamo programmando. Siamo subentrati a una gestione commissariale e abbiamo seguito quanto era stato messo in campo fino a quel momento ma poi abbiamo impresso la nostra impronta”.

L’ingresso all’ascensore dalla Marina di Pizzo

Quali sono stati, quindi, i vostri primi passi?

Subito dopo il nostro insediamento, a inizio estate, abbiamo avuto la possibilità di intercettare fondi regionali che ci hanno consentito di intervenire nel settore della depurazione, vale a dire sulle pompe di sollevamento e sugli impianti, mantenendo così elevata l’attenzione su questa tematica. In tema di sicurezza, abbiamo proceduto al consolidamento dei costoni, all’ampiamento del parcheggio “Pitaro”, siamo intervenuti sull’ex “Casa della Ragioneria” che è un progetto straordinario che tiene insieme giovani e anziani. Oltre ad aver sistemato gli edifici scolastici, vi è un progetto importantissimo con un investimento di oltre dieci milioni di euro per la creazione di un unico Polo scolastico su un’area lungo la strada che conduce a Maierato. A tutto ciò si aggiungono l’esistenza di un progetto per il fotovoltaico, l’inaugurazione del Palazzo della Cultura, la creazione di qualche posto in più nei parcheggi ed abbiamo eliminato l’area di sosta davanti piazza Benedetto Musolino, dove c’è il Castello, per renderla libera dalle auto, e infine l’intenzione di ripristinare l’ascensore”.

Tra l’altro, Pizzo è stato destinatario di finanziamenti dei Contratti istituzionali di sviluppo. Come saranno impiegati?

Intanto ne abbiamo realizzati tre per un valore di venti milioni di euro nell’ambito del settore fognario, della depurazione e dell’idrico. Ma il nostro impegno è a 360 gradi e comprende anche le politiche sociali e la rigenerazione urbana che ci ha visti intervenire sull’efficientamento energetico”. [Continua in basso]

Si ritrova ad amministrare un ente in dissesto. Come si possono dare risposte ai cittadini con pochi soldi in cassa?

Razionalizzando le spese e con investimenti ragionati. Infatti, con le economie che sono state fatte, con un bilancio parsimonioso e soprattutto con le attività di recupero sui tributi e attingendo ad altre risorse, siamo riusciti a realizzare diversi progetti”.

Lei ha vinto con una maggioranza importante: una responsabilità in più perché le aspettative sono elevate. Qual è l’insidia che la preoccupa maggiormente?

Non vedo insidie ma sempre più responsabilità perché dobbiamo dare risposte alla cittadinanza dopo oltre due anni di commissariamento per mafia. Quei mille voti di differenza che ci sono stati rappresentano una spinta per dare sempre di più. La gente ha bisogno di certezze, sicurezze e, a tal proposito, voglio particolarmente soffermarmi su una tematica a cui tengo: la dimensione di città sicura. C’è un rapporto sinergico con le istituzioni, le forze dell’ordine e mi preme ringraziare i comandanti della Stazione dei carabinieri, della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza. Quando ho sottoscritto il Patto per la città, l’ho fatto con estrema convinzione perché la legalità è il principale fattore su cui deve far fede l’azione amministrativa”.

Si è circondato di molti giovani. Il rovescio della medaglia potrebbe essere l’inesperienza. Cosa ne pensa?

I giovani mi hanno dato la forza e l’entusiasmo di andare avanti. Ho possibilità di interfacciarmi con figure che certamente sono coinvolte in contesti sociali che attengono di più alle nuove generazioni e questo ritengo sia un aspetto importantissimo per l’attività progettuale. Attraverso loro, infatti, posso valutare meglio le esigenze della porzione più giovane, appunto, della comunità, capirne i bisogni e attenzionare le richieste. E poi credo fermamente nell’occasione della formazione data dal coinvolgimento nell’attività amministrativa. Del resto, per acquisire capacità bisogna pur iniziare, dunque quale migliore occasione se non quella che si può sviluppare alla loro età con un’esperienza in un ente locale?”.   [Continua in basso]

Rapida incursione, visto il periodo, sul Natale. Avete già predisposto il programma degli eventi?

Abbiamo organizzato una serie di eventi e devo dire che c’è molta sinergia con le associazioni del posto e questo permette anche di ampliare le proposte progettuali da proporre alla comunità anche in altri frangenti. Il Natale avrà diverse manifestazioni. Tra tutte, l’amministrazione sta lavorando particolarmente all’evento di Capodanno in piazza, che rientra nella nostra idea di inclusione sociale. Non tutti, e per diverse ragioni, hanno possibilità di trascorrere il Capodanno in un clima di festa e goliardico, né di spostarsi o accedere a locali più o meno costosi. Per offrire a chiunque la possibilità di festeggiare e ritrovarsi a contatto con amici e conoscenti, la mia amministrazione si sta adoperando a organizzare la serata di San Silvestro in piazza, che si articolerà in due momenti: aperitivo e dopocena. Sarà un momento speciale di aggregazione e condivisione, perchè a nessuno deve mancare la possibilità di festeggiare il nuovo anno e divertirsi“.

Un panorama di Pizzo

Mi dica tre criticità da risolvere assolutamente prima della fine del mandato

Parcheggi, mare e sicurezza stradale. I tempi sono a media scadenza. Pizzo necessita di almeno cinque aree parcheggio da destinare in punti nevralgici. La nostra idea attenziona la Marinella, la zona in prossimità dell’Istituto Nautico, quella del cimitero e altre, ma in atto c’è anche la realizzazione di un servizio di trasporto urbano con navette che faranno da spola tra queste zone e il centro. Quanto alla qualità delle acque marine, ci siamo impegnati sin da subito per intervenire nell’ambito della depurazione perché la qualità della vita dei cittadini e dei turisti non può prescindere dall’avere un mare pulito. Lavoriamo, perciò, a un nuovo ed efficiente impianto. Infine, la sicurezza della circolazione stradale porta a una particolare concentrazione su via Nazionale, oberata dal traffico. E’ un tratto che necessita di lavori straordinari per ridurre la velocità dei veicoli in transito: nei punti critici il progetto è realizzare strisce pedonali rialzate e intervenire con rotatorie”.

A proposito della sua prima esperienza da sindaco, c’è qualche Comune della fascia costiera della cui azione è rimasto particolarmente colpito tanto da valutarla come un punto di riferimento o da cui, invece, prenderne le distanze?

Noi abbiamo una nostra idea di amministrare, non abbiamo copiato e non vorremmo copiare modelli. Non voglio stare lontano dagli altri ma abbiamo una dimensione diversa. La mia idea è creare rete, ognuno con la peculiarità che ha e creare un modello turistico di territorio che merita di essere alla pari di altri, fuggendo, però, dall’idea che si debba lavorare quattro mesi l’anno proponendo, magari, prezzi elevati. Ecco perché non copierei niente da altri. Pizzo è la porta di accesso naturale alla Costa degli dei, quindi ci stiamo candidando a una serie di attività importantissime che rendano un servizio accessibile principalmente alla gente del territorio, ai calabresi, guardando alle possibilità economiche di tutti, nessuno escluso. Questa città è per tutti e chiunque deve avere
possibilità di accedervi e soggiornare”.

Passando alla sfera politica in seno al Consiglio, come sono i rapporti con la minoranza?

Devo ammettere che c’è collaborazione con l’opposizione la quale, ovviamente, svolge le proprie funzioni di pungolo e di critica. Però offre un contributo notevole alla crescita della città. Poi, chiaramente, come maggioranza abbiamo un’idea un po’ diversa dalla loro che riguarda il programma che abbiamo ideato per la città. È naturale che ci siano “scontri” assolutamente in chiave di confronto, dunque democratici, ma debbo assolutamente affermare il loro amore per la città”.

Qual è il suo rapporto con la città?

Amo essere al servizio della mia comunità, c’è un affetto particolare da parte delle persone e lo dico con l’orgoglio che appartiene a me e alla nostra amministrazione. D’altronde, la nostra azione è improntata a soddisfare i bisogni dei concittadini con un occhio di riguardo alle fasce deboli e noi lo facciamo vivendo tra la gente, sempre, senza guardare orari o giorni festivi. Non per nulla mi appellano “Reverendo Sergio” perché sono ovunque ed ho acceso l’auricolare dell’ascolto. In campagna elettorale ho sempre detto che le porte del Comune sarebbero state aperte e che non sarebbe servito prendere appuntamento per parlare con me, e così è”. 
 
Lei è anche uno storico dirigente della Cisl. Quindi, in conclusione ritiene sia più facile fare il sindaco o il sindacalista?

Sono due ruoli diversi ma che si integrano bene. L’esperienza di circa quarant’anni svolta nel sindacato mi ha aiutato e mi aiuta tutt’oggi nel ruolo di sindaco, anche per l’apparato burocratico di cui ho conoscenza. Il mio lavoro mi è stato senz’altro d’aiuto per la rete di conoscenze che avevo e che sto mettendo a disposizione della città, anche solo sotto l’aspetto della conoscenza dei Dipartimenti regionali e delle attività loro connesse, e tutto questo può rappresentare una forma di agevolazione in termini di tempo da investire in alcune pratiche. Se, dunque, da un lato sono sicuramente alla mia prima esperienza di primo cittadino, dall’altro posso godere di una struttura formativa che può agevolarmi nel mio ruolo“.

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