martedì,Aprile 16 2024

Migranti, la Lega replica al prete vibonese che aveva condannato Salvini

Il coordinatore provinciale Antonio Piserà difende l’operato del ministro dell’Interno e dice la sua in tema di assistenza agli immigrati e politiche dell'accoglienza

Migranti, la Lega replica al prete vibonese che aveva condannato Salvini

“Quanto afferma il direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e i migranti è senza ombra di dubbio lodevole, relativamente al messaggio cristiano volto all’accoglienza, ma quel che perde di vista è che nella posizione assunta nei confronti del ministro Salvini, mancando l’indagine sulla reale condizione dei fatti, scivola inevitabilmente nel mero slogan. Non c’è povertà che non intenerisca il cuore correlato alla sua stessa coscienza. È tuttavia doveroso interrogarsi persino sul concetto di povertà, dal momento che i migranti stessi sostengono ingenti spese per acquistare il diritto all’imbarcazione. Forse proprio in quei paesi da dove provengono, i poveri, dunque, sono altri…”. Così il coordinatore provinciale della Lega, Antonio Piserà, replica alle recenti accuse rivolte da don Bruno Cannatelli al ministro dell’Interno Matteo Salvini, (Leggi qui: Migranti e sbarchi negati, il prete vibonese che condanna Salvini: «Semina odio») in merito alle iniziative intraprese in tema immigrazione e ai relativi respingimenti. Una difesa a 360 gradi del proprio leader, in cui sottolinea “che agli immigrati il nostro Paese non è in grado di fornire assistenza, né ospitalità, né lavoro” e che la procedura dell’accoglienza non fa altro, “citando un’espressione del cardinale Giacomo Biffi, che alimentare l’industria criminale di sfruttamento di chi aspira a sbarcare clandestinamente”. Il direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e i migranti, don Bruno Cannatelli, nella sua dura presa di posizione aveva anche accusato il ministro degli Interni di far crescere con i suoi atteggiamenti la cultura del razzismo e della xenofobia e di seminare odio e pregiudizio. “Razzista – chiosa al riguardo Piserà, rivolto a don Cannatelli – è chi, in forza dell’appartenenza ad una etnia oggettivamente più debole, faccia il gioco della prepotenza e della slealtà o, peggio ancora, chi si scarichi la coscienza consentendo l’approdo senza saper guardare oltre e garantire il decoro di quella fetta di umanità già messa a dura prova dalla storia della propria terra. Fino in fondo sosterremo il ministro Salvini, che ben oltre la superficialità di un qualunque slogan insiste ponendo in avanguardia gli italiani: il fatto che negli obiettivi di Governo vengano prima, non significa che uomini, donne e bambini di altre popolazioni non vengano affatto, per quanto desiderio profondo sia dar loro dignità, lavoro, autonomia nei loro Paesi”. L’intervento dell’esponente leghista vibonese si conclude rimarcando che “solo nel momento in cui l’italiano avrà vinto la propria battaglia contro l’illegalità, il pressappochismo, il bisogno estremo di normalità umana, civile e professionale, sarà in grado di manifestarsi, come sempre, come uno dei popoli più generosi al mondo perché c’è differenza tra la beneficenza e la carità, proprio del Vangelo che, certamente, non si esprime in termini di filantropia mondialit, ma d’amore”.      LEGGI ANCHE: Migranti e sbarchi negati, il prete vibonese che condanna Salvini: «Semina odio»

 

 

 

 

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