martedì,Aprile 16 2024

Elezioni provinciali a Vibo, sul tavolo del centrodestra tre nomi per la presidenza

Emerse nel corso dell’interpartitica le proposte di Forza Italia, Udc e sovranisti. La riunione aggiornata a lunedì prossimo quando i partiti saranno chiamati a decidere su chi puntare 

Elezioni provinciali a Vibo, sul tavolo del centrodestra tre nomi per la presidenza

Sono tre i nomi sul tavolo del centrodestra. Tre sindaci vibonesi sui quali la coalizione composta da Forza Italia, Udc, Movimento nazionale per la sovranità, Vibo unica, Fratelli d’Italia e Lega, si troveranno a ragionare lunedì prossimo nel tentativo di individuare chi tra loro sarà il candidato unitario dello schieramento alla presidenza della Provincia. E se due dei nomi emersi nel corso dell’interpartitica di questa sera erano già noti, in quanto da giorni circolavano nell’ambiente politico, uno di essi rappresenta una novità dell’ultimo minuto. Si tratta del sindaco di Ionadi Antonio Arena sponsorizzato da Salvatore Bulzomì, dunque dai sovranisti, con l’appoggio di Vibo Unica, che con il movimento di destra ha stretto com’è noto un accordo programmatico. Sul piatto poi i nominativi del primo cittadino di Stefanaconi Salvatore Solano, il cui nome è stato proposto dal senatore Giuseppe Mangialavori, e del suo collega di Capistrano Marco Martino proposto da Gaetano Bruni in quota centristi. Da questa terna lunedì dovrà dunque uscire il candidato dello schieramento nel tentativo di concretizzare l’auspicio, ribadito anche nel corso della riunione di questa sera, di mantenere unita la coalizione in vista dell’appuntamento elettorale di secondo livello del 31 ottobre prossimo. Se si vorrà evitare la resa dei conti finale, è ragionevole pensare ad un passo indietro di due dei tre candidati a favore di un terzo ritenuto unanimemente rappresentativo dell’interpartitica. Se così non dovesse essere non è da escludere che tra le varie anime dello schieramento si possa innescare un meccanismo di “conta” che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe addirittura portare ad una rottura del tavolo e al naufragio di ogni tentativo di unità.             

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