lunedì,Maggio 13 2024

Transazione da 50mila euro a favore della Prociv Augustus Vibo, Contartese interroga il sindaco

Il consigliere comunale d’opposizione chiede di sapere «perché l’atto, pur essendo di competenza di Giunta e Consiglio, è stato gestito dalla dirigente come se l’organo politico “volesse tenersi alla larga” dalla problematica»

Transazione da 50mila euro a favore della Prociv Augustus Vibo, Contartese interroga il sindaco

Un’interrogazione urgente, a risposta scritta, è stata presentata dal consigliere comunale del Pd di Vibo Valentia, Pasquale Contartese, in relazione all’atto di transazione a favore del gruppo di Protezione civile Prociv Augustus e alla relativa liquidazione di una somma di oltre 50mila euro. Il consigliere comunale d’opposizione chiede di sapere, tra le altre cose, “perché la giunta comunale o il consiglio comunale non sono stati coinvolti nel procedimento essendo la materia delle transazioni di competenza degli stessi organi politici”, pena l’annullamento dell’atto. La vicenda trae origine dal decreto ingiuntivo presentato alla Sezione civile del Tribunale di Vibo, l’8 maggio scorso, da parte della Prociv Augustus Vibo Valentia, con il quale si richiedeva il pagamento della somma di 50.000 euro oltre interessi, nonché le spese e competenze liquidati in complessivi 1.305 euro per onorari, oltre spese, iva e cpa come per legge. Contartese evidenzia che le spese del Decreto ingiuntivo risultano quindi essere di 52.770,10 euro e che “con determinazione nr. 1089 del 25.10.2018, la dirigente  accoglieva una proposta di transazione formulata dal legale della Prociv Augustus; che con detta proposta transattiva la prociv Augustus si obbligava: 1) a non azionare il decreto ingiuntivo in questione ed a non intraprendere alcuna azione esecutiva nei confronti del Comune di Vibo Valentia; 2) a rinunciare alle spese processuali liquidate; che, da parte sua, il Comune di Vibo Valentia si impegnava, previa rinuncia ad interporre opposizione avverso il decreto ingiuntivo, a ripianare la situazione debitoria». (L’articolo prosegue sotto la pubblicità)

Sulla base di queste premesse il consigliere dem interroga il sindaco per sapere «se è stato regolarmente e del tutto adempiuto quanto espressamente previsto dalla normativa in materia di transazione ed in particolare: perché la giunta comunale o il consiglio comunale non sono stati coinvolti nel procedimento essendo la materia delle transazioni di competenza della giunta e/o consiglio comunale? Come mai nel caso di specie ogni valutazione è stata rimessa alla dirigenza come se l’organo politico “volesse tenersi alla larga” dalla problematica? Perché – chiede ancora Contartese – non è stato acquisito il parere del collegio dei revisori dei conti ai sensi dell’art.239, comma 1 , lett.b), n.6 del d.lgs. n° 267/2000 il quale prescrive che l’organo di revisione rende pareri in merito alle transazioni cui l’ente locale intende addivenire; se è stato – infine – acquisito il parere, non necessario, dell’Ufficio legale dell’Ente che assolve alla funzione di rappresentare il quadro problematico del contenzioso in essere nonché lo scenario dei rischi che esso comporta e l’adeguatezza della soluzione proposta o accettata; se analoga procedura è stata seguita da altri settori del Comune per situazione analoghe».

 

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