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Vazzano, il bilancio del 2018 secondo l’opposizione: «Un anno di disastri»

Il gruppo consiliare di minoranza stila un impietoso resoconto dell’attività amministrativa: «elenco che certifica l’incapacità dell’attuale maggioranza»

Vazzano, il bilancio del 2018 secondo l’opposizione: «Un anno di disastri»

«Un anno e mezzo di promesse infrante ed inutili attese di un’amministrazione comunale ossessionata dal passato. Il “nostro” sindaco si era presentato come il novello Messia dal potere salvifico promettendo di tutto, anzi di più: posti di lavoro per i giovani, manutenzione strade interpoderali, finanziamenti per eventi culturali, riqualificazione del centro abitato e del cimitero, ecc. Si è invece, smentito giorno dopo giorno occupandosi esclusivamente al disbrigo di affari privati». È quanto sostiene in una nota la minoranza consiliare del Comune di Vazzano, additando il primo cittadino Vincenzo Massa a responsabile di una serie di disservizi che vengono riassunti nello slogan “un anno di disastri”. «Ad oggi – argomenta nel dettaglio il gruppo “Vazzano bene comune” – la strada Lanzo non esiste più così come quella di Scornari. Impraticabili sono pure le strade di Marino e Muoli. Quelle che in passato erano un fiore all’occhiello della nostra comunità, oggi sono completamente inesistenti. Eppure quelle poche risorse che c’erano sono state utilizzate per fantomatici lavori di manutenzione che nessuno ha visto e con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Ma si sa, c’erano delle cambiali elettorali da pagare, con i soldi dei cittadini però. Il sindaco si guarda bene dal mettere le mani nelle sue tasche. Cosa dire poi dell’impianto d’irrigazione completamente distrutto o della fontana Lanzo ad oggi impraticabile per la mancanza di interventi di manutenzione. E mentre nei centri vicini gli altri sindaci si sono dati da fare per migliorare l’arredo urbano il degrado, invece, si è impadronito del nostro paese». Per il gruppo d’opposizione «tanti sono stati i fallimenti in questo ultimo anno appena trascorso». Dall’aumento «vertiginoso delle spese per il personale al sequestro dell’isola ecologica, dalla riduzione della percentuale di raccolta differenziata  all’aumento delle spese legali; dai ritardi nella realizzazione delle opere ereditate da giugno 2017 ad oggi – ex scuola elementare e l’opera di recupero del tessuto edilizio degradato su tutte – al mancato avvalersi dei lavoratori in mobilità in deroga». Ancora «Il Comune di Vazzano è stato uno dei pochi comuni a non aver beneficiato dei contributi per mitigare il rischio idrogeologico». L’opposizione ricorda, poi, le «mancate iniziative in occasione del decennale della scomparsa del compianto scrittore Sharo Gambino e l’assoluta mancanza di iniziative culturali nel nostro paese» senza dimenticare «il mancato finanziamento della biblioteca comunale» nonché la «revoca degli incarichi a professionisti locali. Ultimo ma non meno importante il taglio abusivo di oltre 250 querce di proprietà del Comune. A distanza di oltre un anno nessuna iniziativa è stata intrapresa dall’Amministrazione per recuperare le somme del danno subito: oltre 100 mila euro». Un elenco che per Vazzano bene comune «rappresenta l’ennesimo fallimento dell’attuale Amministrazione, incapace di mantenere le promesse elettorali. Tutti questi fatti certificano in modo impietoso l’incapacità degli attuali amministratori di gestire l’interesse pubblico».

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