giovedì,Aprile 18 2024

Decreto Scura, il Comune di Vibo ricorre al Tar

E' stato deciso all'unanimità dal consiglio comunale straordinario riunitosi questa mattina a Palazzo Luigi Razza. Presenti anche i primari dello Jazzolino che per primi hanno intrapreso una forte azione di protesta. "Serve più equità" ha detto Russo (Pd).

Decreto Scura, il Comune di Vibo ricorre al Tar

Arriva dall’aula consiliare di Palazzo Luigi Razza l’ennesima presa di posizione del territorio vibonese contro il decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera firmato dal commissario ad acta per la Sanità Massimo Scura. Il consiglio comunale straordinario, riunitosi questa mattina, ha deciso di ricorrere al Tar contro il decreto 30.

Una decisione assunta all’unanimità dal Consiglio al completo. L’assemblea ha ribadito, attraverso un documento, che il decreto Scura “conferma un trend di penalizzazione nei confronti del presidio ospedaliero vibonese, gradualmente spogliato, dal 2007 ad oggi, di varie strutture complesse”.

Presenti anche i primari dello Jazzolino che per primi hanno intrapreso una forte azione di protesta presentando in massa le loro dimissioni, i rappresentanti dei sindacati e della Confcommercio, i consiglieri regionali e i sindaci del Vibonese, il presidente della Provincia Andrea Niglia, la deputata del M5s, Dalila Nesci, il direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri e il presidente dell’Ordine dei medici Antonino Maglia. Assente il commissario Scura.

“L’intero territorio vibonese e i suoi cittadini, non possono permettersi di continuare a vivere senza un’adeguata sanità. Sanità che va risanata attraverso la linea dell’inflessibilità – ha dichiarato Giovanni Russo, capogruppo del Pd – Allo stesso tempo vi è la necessità di perseguire l’obiettivo dell’equità e della qualità, per erogare livelli primari di assistenza in condizioni di efficienza e qualità, cosa che non sta affatto avvenendo con la gestione dal commissario Massimo Scura”.

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