martedì,Aprile 23 2024

Comune di Joppolo, il vicesindaco Ventrice replica alle accuse di Mangialardo

Ricordata la disastrosa situazione finanziaria ereditata dalla precedente amministrazione e il ruolo quasi trentennale ricoperto in Municipio dall’attuale capogruppo della minoranza

Comune di Joppolo, il vicesindaco Ventrice replica alle accuse di Mangialardo
Il Comune di Joppolo e nel riquadro Guido Ventrice
Carmelo Mazza

«Nella seduta consiliare dello scorso 14 giugno, nel mio intervento sul rendiconto della gestione 2021, che per nove/dodicesimi riguarda l’amministrazione Mazza, ho voluto rimarcare la gravissima situazione finanziaria del Comune e a tale proposito ho introdotto le mie osservazioni con questo riferimento alle elezioni amministrative: “Il 3 ottobre 2021 gli elettori con un largo consenso e bocciando clamorosamente la lista avversaria della quale facevano parte ben tre esponenti dell’amministrazione Mazza”….

Queste semplici parole, che oggi confermo, sono state utilizzate dal capogruppo della minoranza, geometra Valerio Mangialardo, per dedicare con un appello ai cittadini di Joppolo due pagine apparentemente di banale critica al mio operato ma sostanzialmente per giustificare, dopo oltre un mese dal mio intervento, la disastrosa gestione finanziaria dell’amministrazione Mazza, certificata dal conto consuntivo». E’ quanto spiega il vicesindaco di Joppolo, Guido Ventrice. [Continua in basso]

Valerio Mangialrdo

«Nel contempo è apparso evidente come il Mangialardo si è voluto liberare dei risentimenti che nutre nei riguardi di altre persone, sbagliando comunque l’indirizzo delle proprie rimostranze. Ora vorrei ripetere al capogruppo della minoranza che per evitare, come a suo tempo è stato scritto, detto e ripetuto, il dissesto finanziario del Comune, nel mese di novembre 2019, il Consiglio comunale ha approvato il piano finanziario di riequilibrio e vorrei ancora ricordare come quel piano, con il quale si sarebbe dovuto risanare la situazione finanziaria, è stato palesemente disatteso dall’amministrazione che lo aveva proposto ed approvato.
Nessuna delle misure individuate dal Consiglio comunale sono state attuate e non vedo come il consigliere Mangialardo possa essere a conoscenza di una sola delle misure di risanamento proposte, fra quelle più importanti, attuate nella passata consiliatura, come la riduzione della spesa, la riscossione dei tributi (esempio eclatante, la mancata riscossione dei ruoli idrici dal 2017 al 2021), la vendita di uno solo degli immobili di proprietà comunale, il canone di fitto che il Comune avrebbe dovuto riscuotere dall’asserita locazione dell’Hotel Cliffs.

Alla mancata attuazione delle misure previste si aggiunge l’improprio utilizzo del fondo di rotazione. In sintesi, quel piano di riequilibrio finanziario, che avrebbe dovuto evitare il dissesto non è stato onorato da chi lo aveva approvato ed è evidente che se la sua sostenibilità economico-finanziaria, anche con una rimodulazione, fosse stata difesa oggi non saremmo al dissesto finanziario.
Ecco perché io che ho ricoperto la carica di consigliere comunale nella consiliatura 2011/2016 per circa tre anni e quella di assessore per circa un anno, io che 25 anni fa, ai tempi citati da Mangialardo, avevo appena compiuto 12 anni, non mi sento e non sono responsabile della disastrosa situazione finanziaria e del conseguente dissesto e posso tranquillamente annoverarmi tra quelli che non avendo ”peccato” possono scagliare la prima e tante altre pietre, in un contesto di critica politica e mai di offesa della dignità di altri.

A differenza del capogruppo Mangialardo, che si avvia a festeggiare anche con i miei sentiti auguri una presenza, anche con incarichi di rilievo, quasi trentennale nel palazzo municipale. Per concludere, vorrei dire al capogruppo della minoranza consiliare che in un Comune dove si sono recati alle urne circa 1200 elettori, vincere le elezioni con 80 voti di scarto vuole dire avere vinto con un largo consenso e che non risulta neanche errato o offensivo affermare che si è trattato di una sonora sconfitta, data la presenza nella lista avversaria non tanto del Mangialardo ma di candidati che, anche per diretta o indiretta autorità professionale, sanno come intercettare il voto degli elettori.
E visto che il capogruppo della minoranza ha fatto ricorso a calcoli aritmetici ed ha citato il consigliere Zappia, mi permetto di suggerire un’elementare sottrazione: tolga dal totale dei voti avuti dalla sua lista quelli intercettati dal consigliere Zappia e rifletta sul risultato e su cosa ne rimane. Per quanto riguarda i miei di voti, devo dire al geometra Mangilardo che sono stai tanti e non pochi, comunque tanti quanto sufficienti per sconfiggere la sua lista.
Come ho già avuto modo di affermare all’insediamento di questa amministrazione, sono stati tanti perché sono stati voti spontanei di cittadini a cui mi sono rivolto promettendo la difesa dei loro diritti e che avrei esercitato il mandato di consigliere comunale in piena autonomia e soltanto nell’interesse della comunità.
Nessuna “ambiguità” da parte mia, quindi, ma piena autonomia di giudizio e a volte anche di critica, nell’alveo dell’accordo politico stipulato con il sindaco prima delle elezioni e che, per quanto mi riguarda, intendo rispettare.
Per quanto riguarda le ulteriori dichiarazioni del Mangialardo, prive di qualsiasi valenza politico-amministrativa, non credo siano meritevoli di considerazione alcuna».

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