giovedì,Maggio 9 2024

Dimensionamento scolastico: l’appello dei sindaci di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace

I sindaci scrivono una lettera aperta al presidente della Provincia: «Nuova chance con il decreto Milleproroghe, si mantenga l'autonomia dell'Istituto comprensivo di Fabrizia»

Dimensionamento scolastico: l’appello dei sindaci di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace
Corrado L’Andolina

I Comuni di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, tramite i rispettivi sindaci Francesco Fazio, Francesco Angilletta e Romano Loielo, hanno inviato una lettera aperta al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina e al Consiglio provinciale per sottolineare, ancora una volta, l’esigenza di modificare l’assetto delle istituzioni scolastiche determinato a seguito del Piano di dimensionamento scolastico. Il diritto allo studio, precisano i tre primi cittadini, in un territorio difficile come quello vibonese, «diventa qualcosa per cui lottare e da difendere con ogni sforzo». Entrando nel merito della questione, gli amministratori spiegano: «La recente questione afferente al dimensionamento scolastico ha visto spogliare l’area delle Serre Vibonesi, quella più aspra e disagiata, dell’ennesimo presidio dello Stato, la direzione scolastica di Fabrizia e, dunque, l’autonomia dell’intero Istituto, con conseguente accorpamento dei tre Comuni con Serra San Bruno.

Le iniziative intraprese dai sindaci del comprensorio, dai rappresentanti delle istituzioni scolastiche e dalle organizzazioni sindacali, sono state indirizzate alla difesa delle singole comunità, tuttavia «la freddezza dei numeri concessi dalla legge alla Provincia di Vibo Valentia ha, da un lato, soddisfatto talune aspettative, dall’altro deluso chi, come l’area dei Comuni di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, richiedevano a gran voce l’applicazione del contenuto delle linee guida regionali che avrebbero consentito, al di là della popolazione scolastica interessata, il mantenimento dell’autonomia dell’Istituto comprensivo di Fabrizia». Il piano provinciale prodotto «sulla scorta delle ristrettezze dei numeri assegnati alla Provincia, ha cancellato quell’autonomia, aggregando i plessi dei tre Comuni ubicati nell’area più critica e disagiata della Provincia, e sotto alcuni aspetti dell’intera Regione, all’Istituto di Serra San Bruno, dopo una ipotesi originaria che prevedeva addirittura Acquaro». Una decisione non condivisa dai sindaci. Oggi però, si apre un nuovo spiraglio: «Soggiunge -quasi a dare un’ultima chance al nostro territorio e contestualmente l’opportunità alle Istituzioni competenti di smentire quella costante posizione di indifferenza e di non curanza nei riguardi di un territorio certamente meno popoloso della provincia, ma anche per questa ragione maggiormente bisognoso di attenzione, per la sua difficile posizione geografica, per gli annosi e storici problemi di degrado e di disagio in cui versa -, il recentissimo Decreto “Milleproroghe”, mediante il quale, intervenendo in materia di dimensionamento scolastico, viene introdotta una deroga, seppur temporanea e limitata al prossimo anno scolastico 2024/2025, ai restrittivi termini di legge, concedendo alle Regioni di attivare ulteriori autonomie scolastiche rispetto ai piani di dimensionamento già approvati che, per la Regione Calabria, sono state fissate in 7, di cui una ulteriore autonomia è stata concessa alla Provincia di Vibo Valentia, la quale, entro pochissimi giorni, sarà chiamata a deliberare una proposta contenente la individuazione dell’autonomia aggiuntiva».

La vicepresidente della Regione Giusi Princi

In tale contesto, il vice presidente della Regione Giusi Princi, ha raccomandato ai presidenti degli enti intermedi di «valutare le esigenze di attribuzione delle autonomie nelle scuole maggiormente sovradimensionate o in quelle ricadenti in aree interne e con maggiori fattori di criticità». Pertanto, sottolineano gli amministratori, «il Consiglio provinciale di Vibo Valentia è chiamato a pronunciarsi per concedere, seppur in via strettamente temporanea, un’autonomia scolastica aggiuntiva rispetto al piano già approvato, residuando dunque una estrema opportunità per dare la giusta risposta ad un territorio atavicamente bistrattato». «Si chiede al presidente della Provincia e al Consiglio di «prendere atto degli estremi disagi, delle gravi difficoltà e delle ingenti disparità cui sono sottoposti ogni giorno i cittadini di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace». Per i sindaci risulta «impensabile accorpare una Istituzione scolastica di un territorio come il nostro ad altre realtà, quali anche Serra San Bruno, che certamente non soffrono le nostre stesse problematiche. Chiediamo alle Istituzioni provinciali di tenere conto nel decidere, almeno questa volta, della possibilità di deroga tracciata dalle Linee Guida regionali (“aree interne  e con maggiori fattori di criticità”), che sembrano essere state disegnate appositamente per consentire a realtà di montagna e fortemente penalizzate come l’area delle Serre Vibonesi di mantenere, appunto, l’autonomia della Istituzione Scolastica, massimo presidio di legalità e di rappresentanza dello Stato in ogni territorio». Infine, i primi cittadini chiosano: «I nostri studenti, i docenti, i genitori, devono continuare ad avere almeno questo importante punto di riferimento, questa importante raffigurazione dello Stato, sia per rendere più agevole la possibilità di studiare ai nostri ragazzi che, soprattutto, per poter iniziare a sperare, finalmente, di non essere più trattati come semplici cittadini di serie C».

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