domenica,Maggio 12 2024

Teatro Vibo, Furci (M5S): «Il Comune adotti un regolamento per la gestione»

Il rappresentante del Movimento Cinque Stelle avverte: «Gli amministratori non si improvvisino gestori»

Teatro Vibo, Furci (M5S): «Il Comune adotti un regolamento per la gestione»

«Pur esprimendo viva soddisfazione nell’apprendere che dopo vent’anni i lavori per realizzare il Teatro starebbero per concludersi, una forza responsabile e propositiva come il M5s di Vibo Valentia non può che chiedere all’Amministrazione comunale quando e come, per far decollare il teatro, intende realizzare il primo atto in grado di far partire realmente la stagione teatrale?». A chiederlo è Michele Furci, rappresentante del Gruppo territoriale del Movimento 5 stelle che attacca: «Piuttosto che impoverire il dibattito con il vantare meriti del tutto impropri, in particolare se si pensa che con il Governo Conte gli enti pubblici liguri hanno ricostruito il ponte di Genova con competenza progettuale, grande tecnologia industriale e velocizzazione di ogni iter burocratico in pochi mesi, allora si capirebbe come la vicenda del Teatro di Vibo Valentia dovrebbe far meditare molto gli amministratori di questa città. Gli assessori di turno, proprio per i ritardi di un quarto di secolo accumulati, sebbene abbiano ereditato l’iter burocratico da altre gestioni, farebbero bene a rivolgersi con umiltà alla cittadinanza vibonese, quanto meno per porgere le dovute scuse di un ente che nella continuità gestionale non ha brillato per come avrebbe dovuto».

Michele Furci

«Tuttavia – fa rilevare – prescindendo dai tempi passati, visto che si tratta di opera pubblica il cui risultato è soltanto dovuto ai cittadini vibonesi che, contrariamente a chi sprezza il valore e il peso dei costi per iniziative effimere, si vedono aumentare le addizionali Irpef dallo 0,80 all’1,20 per il grave dissesto in cui versa il Comune di Vibo Valentia, bisogna pensare ora a come questa opera possa essere gestita per rilanciare la cultura, la sua produttività sociale e l’aggregazione intorno a questo monumento che appartiene all’intero bacino territoriale della provincia, di cui Vibo Valentia si onora a giusta ragione di esserne il capoluogo. Per fare ciò, piuttosto che improvvisarsi gestori, gli amministratori dell’ente comune si dovrebbero preoccupare di garantire la legalità gestionale della struttura teatrale, dotandola delle basi per avere capacità di autofinanziamenti come soggetto attuatore di programmi all’altezza del valore del manufatto realizzato».

Il Comune di Vibo

L’esponente pentastellato prosegue la sua analisi: «Per valorizzare al meglio la società artistica vibonese e il loro rapporto di interscambio con artisti nazionali e stranieri, un teatro degno della missione che gli compete, non può essere gestibile senza che il Consiglio Comunale approvi velocemente, e con il concorso dell’intero consesso, un regolamento per la gestione del Teatro e con esso di uno schema di convenzione in grado di tutelare gli interessi collettivi di Vibo Valentia e degli enti che concorreranno a farlo funzionare.  Il regolamento, per dare un indirizzo fattivo ed economicamente stabile, non può che propugnare la costituzione di una Fondazione in cui concorrano insieme al comune altri enti pubblici ad iniziare da Regione, Provincia, Camera di Commercio, Conservatorio e il meglio delle imprese private che pure vanta a livello nazionale ed europeo questa provincia». Furci parla di «Una gestione che abbia capacità di spesa per dotarsi di professionalità manageriali e artistiche da fare onore alla tradizione che vede il Conservatorio vibonese primeggiare in Calabria e in Italia. Nulla perciò, dopo tanta attesa, può essere improvvisato e affrontato con pressappochismo come si trattasse di un luogo gestibile con qualche iniziativa sporadica. Ciò sarebbe miope e dimostrerebbe incapacità di vedere oltre il proprio orticello le potenzialità di cui, al contrario, è dotata anche nel campo artistico e letterario la provincia di Vibo Valentia».

In conclusione, l’esponente 5 stelle sottolinea: «Lasciamo ad altri perciò le sterili polemiche, poiché per il Gruppo territoriale del M5S contano i fatti e le azioni concrete che richiamano la responsabilità delle competenze, cui devono rispondere sul piano politico l’esecutivo e la maggioranza del consiglio comunale. Elemosinare meriti o vantare imprese meritorie nell’adempimento di normali atti consequenziali al dovere del proprio ufficio, dimostra in realtà scarsa visione e provincialismo. Altro livello politico c’è bisogno alla guida di un ente capoluogo di provincia che, ora e subito, è chiamato a dare risposte vere rispetto ai gravi processi sociali che stanno affossando la città sul piano economico e sociale. La sfida non è per vedersi in giro con la fanfara e i giganti, che nel momento della vera festa potrebbero pure starci, bensì nella capacità di dotarsi di servizi moderni in grado di offrire un sostegno reale all’innovazione delle imprese e le pari opportunità ai propri cittadini che intendono rimanere o investire nel nostro territorio».

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