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Vibo Marina, il centro raccolta rifiuti e i fondi dell’alluvione 2006 discussi in Consiglio comunale

Le interrogazioni sono state presentate dai consiglieri pentastellati Silvio Pisani e Domenico Santoro. A fornire spiegazioni in relazione a entrambi gli argomenti sono stati il vicesindaco Scalamogna e l'assessore Bruni

Vibo Marina, il centro raccolta rifiuti e i fondi dell’alluvione 2006 discussi in Consiglio comunale
L'alluvione del 2006 a Vibo Marina
Quartiere Pennello

Il Centro di raccolta dei rifiuti a Vibo Marina e i fondi per l’alluvione del 2006 destinati al quartiere Pennello, sono stati tra gli argomenti discussi durante l’ultimo Consiglio comunale di Vibo, tenutosi in modalità question time. Le interrogazioni in merito sono state poste dai consiglieri del M5S Silvio Pisani e Domenico Santoro. Sul primo argomento a fornire delucidazioni è stato l’assessore all’ambiente Vincenzo Bruni il quale ha chiarito che «l’area in oggetto non è un’isola ecologica creata per singole tipologie di scarti urbani, ma bensì un centro di raccolta per vari tipi di rifiuti». L’assessore ha dunque proseguito affermando che «il centro di raccolta in questione è stato ultimato lo scorso mese di ottobre e, attualmente, siamo in attesa dell’attivazione di un software programmato sull’utenza locale e sul conferimento dei rifiuti». Riguardo invece l’attuale mancata apertura del centro, l’assessore ha rilevato che ulteriori ritardi «si sono avuti a causa di alcune proteste riscontrate all’inizio dei lavori da parte di alcuni cittadini a cui si è aggiunto quello su un mancato permesso di passaggio su un terreno privato di alcuni cavi elettrici: tale problema è stato oggi risolto grazie ad una variante che ha richiesto il reperimento di altri fondi. A breve comunque – ha concluso l’assessore Bruni – il centro sarà usufruibile all’utenza».

L’argomento si è poi spostato sui fondi emergenziali destinati al quartiere Pennello a seguito del tragico alluvione del luglio 2006. Sulla questione è intervenuto il vicesindaco Pasquale Scalamogna il quale ha precisato che «rispetto al paventato immobilismo di cui si accusa la nostra giunta, chiarisco ancora una volta la situazione: dei 14 interventi previsti dal piano di sicurezza stilato dalla Protezione civile regionale a seguito dell’alluvione del 2006, solo la metà sono a carico del Comune di Vibo. Tali ultimi interventi sono ormai in fase di conclusione. Rispetto invece agli altri sette, bisogna specificare che tre di questi sono di totale competenza della Regione mentre altri quattro sarebbero in carico all’ente provinciale vibonese. Come Comune, ci siamo da tempo offerti di intervenire anche su queste situazioni, anche se non di nostra diretta competenza. Detto questo, tre dei quattro interventi sono stati riprogrammati. Solo su uno, invece, è stato necessario un incontro con la Prefettura per chiarire alcuni aspetti di particolare rilevanza». Il punto in questione su cui ha riferito il vice sindaco è quello concernente i lavori di messa in sicurezza del torrente che scorre nei pressi del terreno, dove è in programma la costruzione del nuovo ospedale: «Affrontando, quindi, il discorso dei fondi programmati per i danni provocati dalla tragica alluvione del 2006, colgo l’occasione per informarvi che a seguito di due missive, inviate direttamente dal sindaco Limardo nei mesi scorsi, abbiamo di recente avuto riscontro che i precedenti 11 milioni di euro sono adesso aumentati a oltre 22. Dunque, oltre il doppio dei fondi finora stanziati».

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