venerdì,Maggio 17 2024

Lavori a Vibo, il Polo di centro alla Limardo: «Cantieri aperti senza criterio per soli fini elettorali»

Noi Moderati, Udc, Azione, IdM, Italia Viva, Indipendenza, Lega, Vibo Identità critici sull'eccessiva esposizione mediatica del sindaco a cui non avrebbe fatto seguito «alcuna concreta attività nell'interesse della città»

Lavori a Vibo, il Polo di centro alla Limardo: «Cantieri aperti senza criterio per soli fini elettorali»
lavori sospesi in via Pignatari

È oramai un fatto noto quello secondo il quale l’amministrazione Limardo abbia caratterizzato il suo mandato per l’eccessiva esposizione mediatica a cui non ha fatto seguito alcuna concreta attività nell’interesse della città. Si è arrivati fino alla negazione dello stato di dissesto nonostante le sentenze della Corte dei Conti andassero nella direzione opposta. Una campagna elettorale perpetua, in spregio al reale interesse dei cittadini che è quello di vivere in una città in cui vi siano servizi e tasse eque”. E’ quanto dichiarano in una nota le forze politiche dell’area di Centro, vale a dire Noi Moderati, Udc, Azione, IdM, Italia Viva, Indipendenza, Lega, Vibo Identità. “La cultura dell’apparire al netto della sostanza è stata la sub cultura dominante di questi anni e la prova più evidente di ciò sono i lavori messi in atto in questi giorni nelle piazze più importanti della città e cioè piazza Luigi Razza, piazza Morelli e piazza Municipio. La città è diventata un cantiere aperto senza criterio e senza un’organizzazione capace di evitare il disagio per i cittadini con la sola finalità di potere affermare che i lavori pubblici sono stati effettivamente iniziati aprendo così una campagna elettorale oramai alle porte. Ma i punti essenziali sono i seguenti: erano davvero necessari questi lavori? Migliorano davvero il volto della città o diversamente la snaturano consistendo in una mera sostituzione del manto stradale con materiali peraltro di gran lunga meno pregiati di quelli esistenti ed in una piantumazione di qualche albero aggiuntivo? Ed ancora: questi lavori sono stati progettati con criterio o vista la fretta del caso si è improvvisato tutto producendo un’attività distruttiva che renderà la città avvolta dal caos per anni? E perché due cantieri su tre sono stati già bloccati? I soldi per pagare le imprese sono effettivamente disponibili o in realtà ancora le risorse sono da verificare? Ci vorranno 20 anni per vedere realizzate le opere iniziate e già bloccate? Tutti interrogativi che rimangono privi di risposte e che aprono a dubbi importanti che certamente vorremo chiarire in Consiglio comunale con appositi ordini del giorno. Certamente è apparso un atto di violenza quello di intervenire improvvisamente generando un senso di incertezza tra i cittadini residenti nelle zone interessate che senza preavviso hanno visto arrivare ruspe ed operai pronti a chiudere le piazze stravolgendo l’ordinaria attività anche degli esercizi commerciali della zona. In piazza Luigi Razza ad esempio, improvvisamente, è stato posto in estrema difficoltà un noto laboratorio di analisi accreditato che fornisce servizio pubblico determinandone una interruzione dello stesso o comunque una compromissione dell’ordinaria attività. Il tutto senza preavviso e senza una preventiva concertazione con i cittadini e le attività interessate. È sembrato certo che il parere dei cittadini non conti nulla e che prevalga la vanità di una esposizione mediatica priva di effettivo riscontro. Noi riteniamo che i lavori in questione – sottolineano i partiti dell’area di centro – potevano essere gestiti in modo diverso, attraverso un cronoprogamma capace di non creare disagi e comunque avremmo preferito interventi di restauro e miglioramento delle piazze in questione, non già interventi distruttivi ed irrazionali frutto di incapacità amministrativa e di una assurda volontà di rendere la politica un grande spettacolo a discapito dei cittadini e del volto della città. Attraverso la presentazione di un ordine del giorno, questi quesiti saranno introdotti in Consiglio comunale, unico organo deputato ad individuare le attività da porre in essere nell’interesse dei cittadini che ancora una volta sono stati lasciati ai margini dei processi decisionali da un sindaco che pensa di essere un organismo monocratico con la compiacenza di assessori anonimi ed appiattiti ad un sistema poco democratico e distruttivo”.

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