venerdì,Luglio 18 2025

Vibo, Catania (Cnl) interviene sul caso Palazzo Gagliardi – De Riso: «Non possiamo perdere fondi già stanziati»

Il presidente provinciale della Confederazione nazionale del lavoro interviene nel dibattito che nei giorni scorsi ha visto contrapporsi Pasquale Barbuto e Corrado L'Andolina sull'utilizzo dei fondi ottenuti dalla società Vibo Sviluppo ora in liquidazione

Vibo, Catania (Cnl) interviene sul caso Palazzo Gagliardi – De Riso: «Non possiamo perdere fondi già stanziati»
Palazzo Gagliardi - De Riso e Michele Catania

Palazzo Gagliardi-De Riso nei giorni scorsi è stato al centro di un acceso dibattito tra l’ex presidente di Vibo Sviluppo, Pasquale Barbuto, e l’attuale presidente della Provincia, Corrado L’Andolina. Motivo del contendere l’utilizzo di fondi pubblici destinati alla riqualificazione dell’immobile storico. Barbuto sostiene che le risorse siano pronte per essere impiegate, mentre L’Andolina ribatte che non è possibile utilizzarle poiché la società Vibo Sviluppo è in fase di liquidazione.

A ciò si aggiunge la condizione strutturale dell’edificio, già finito al centro delle cronache per la caduta di calcinacci dalla facciata, tanto da rendere necessaria la transennatura dell’area sottostante.

Leggi anche ⬇️

Sulla vicenda è intervenuto anche Michele Catania, presidente provinciale della Confederazione nazionale del lavoro (Cnl), che ha ricostruito la vicenda richiamando quanto dichiarato da Barbuto a Il Vibonese: «La società Vibo Sviluppo, soggetto responsabile dei Patti territoriali, ha suddiviso il finanziamento in tre lotti: tetto, 1° piano detto pure piano nobile e piano terra, il tutto per un complessivo impegno di circa 2,8 milioni di euro. Tali risorse, sempre per dichiarazioni di Pasquale Barbuto, sono disponibili e addirittura allocati presso una banca della Città sin dal 2019, con il progetto già approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico; sempre Barbuto riferisce che le somme di cui sopra, fanno parte della “rimodulazione del patto” e sono una quota parte di complessivi 6,5 milioni di euro per altri progetti già approvati i cui beneficiari sono i Comuni di Vibo Valentia e Briatico».

Quindi, secondo Catania, «il presidente L’Andolina replica non smentendo Barbuto, ma affermando che queste somme ci sono ma non possono essere utilizzate perché la società è in liquidazione e, da quanto abbiamo saputo, in liquidazione volontaria decisa proprio dall’Ente Provincia, in quanto socio di maggioranza della società».

Leggi anche ⬇️

Catania, inoltre, ha sollevato alcune perplessità: «Ora non volendo fare processi sommari e senza entrare nei tecnicismi burocratici, ci chiediamo come sia possibile tutto questo: se il Ministero avesse avuto il diritto di richiedere la restituzione delle somme, crediamo che questo sarebbe dovuto avvenire in tempi brevissimi e, viceversa, ci chiediamo, come mai il Comune interessato non ha reclamato la prosecuzione degli investimenti considerato che la società, ad oggi, non ha concluso l’iter della liquidazione».

In chiusura, il presidente della Cnl ha ribadito che il territorio non può permettersi di perdere risorse già allocate: «Per questo motivo – ha detto – chiederemo un incontro con il prefetto per chiarire una volta per tutte se esiste una possibilità, fosse anche remota, di utilizzare le risorse bloccate in banca da anni».

Articoli correlati

top
preload imagepreload image