giovedì,Aprile 18 2024

Statuto comunale, il gruppo Pd: «No a modifiche a colpi di maggioranza»

Il gruppo consiliare d’opposizione anticipa la sua contrarietà alla discussione sul punto, prevista nel consiglio comunale di domani. E aggiunge: «Si apra il dibattito alla città».

Statuto comunale, il gruppo Pd: «No a modifiche a colpi di maggioranza»

“No” a modifiche a colpi di maggioranza. Lo statuto comunale è argomento troppo importante per essere piegato alle esigenze politiche della maggioranza. È questo, in estrema sintesi, il concetto alla base della contrarietà nella discussione relativa alle modifiche allo Statuto comunale in programma nell’assise cittadina di domani, espressa dal gruppo consigliare d’opposizione, Pd e indipendenti, guidato da Antonio Lo Schiavo.

«Noi continuiamo a sperare che domani – si legge in una nota -, in consiglio comunale, prevalga il buonsenso e che la maggioranza sostenga la posizione del gruppo “Pd e indipendenti”, già più volte espressa in sede di competente Commissione consiliare, di non approvare modifiche a singole norme di Statuto, ma di affrontare il tema della riforma statutaria ragionando su come innovare integralmente il testo attraverso una discussione organica su tutti i suoi articoli».

«Nella discussione sullo Statuto – proseguono – sarà necessario ispirarsi a idee innovative per il funzionamento dell’Ente, promuovendo forme di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città e, pertanto, la discussione dovrà inevitabilmente essere aperta al contributo dell’opposizione e più in generale di tutte le istanze che provengono dai cittadini vibonesi. Qualora, invece, domani, si dovesse nuovamente forzare la discussione su un tema così importante, approvando a colpi di maggioranza modifiche tra l’altro mai discusse nella competente Commissione dimostrerà, si dimostrerà ancora una volta l’irresponsabilità istituzionale e politica della maggioranza, mettendo altresì in evidenza l’irrilevanza politica di quei consiglieri di maggioranza che si erano e si sono espressi per una modifica integrale e organica dello Statuto».

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