venerdì,Aprile 26 2024

“Porto Santa Venere”, apertura del sindaco sul ripristino del toponimo

Durante l’ultimo Question time Maria Limardo si è detta pronta a prendere in seria considerazione la questione posta all’attenzione da un’interrogazione del Movimento cinque stelle

“Porto Santa Venere”, apertura del sindaco sul ripristino del toponimo

Un colpo di scena che in pochi si aspettavano. Durante l’ultimo “Question time”, dedicato alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali di Vibo Valentia, all’ultimo punto dell’ordine del giorno figurava la richiesta di Silvio Pisani (M5S) che si rivolgeva al capo dell’amministrazione per conoscere l’orientamento del sindaco in merito all’opportunità di ridare a Vibo Marina il suo antico nome di Porto Santa Venere che, secondo ricerche storiche, era stato cambiato in maniera illegittima in quanto la decisione non venne supportata da nessuna delibera ufficiale anzi, al contrario, nell’atto del 1927 con il quale si decideva di cambiare il nome della città di Monteleone in quello di Vibo Valentia, veniva esplicitamente precisato che nessun cambio di denominazione avrebbe interessato le frazioni.

Un’altra freccia all’arco di Pisani consisteva nel fatto che nel 2008 e nel 2010, con  due delibere, una dell’ex IV Circoscrizione e una della VI Commissione consiliare, adottate entrambe all’unanimità dei componenti, era stato richiesto il ripristino del nome di Porto Santa Venere per la frazione costiera. Argomentazioni che, evidentemente, sono state esaminate con attenzione del sindaco Maria Limardo che , in risposta all’interrogazione, ha espresso la sua intenzione di riservare la massima attenzione alla richiesta impegnandosi a individuare la procedura più idonea allo scopo e conseguentemente a mettere in moto l’iter che si dovrebbe concludere con il ripristino dell’antico nome.

«Qualcuno potrà dire che ci occupiamo di argomenti di poco conto – ha affermato il sindaco -, ma non considero  di poco conto questa tematica, che verrà presa nella debita considerazione in quanto rientrava anche nel mio programma elettorale. Con gli altri consiglieri espressi da Vibo Marina abbiamo già avviato, da tempo, una fitta interlocuzione in merito e avevo, a suo tempo, manifestato la mia disponibilità anche nei confronti delle analoghe istanze pervenute dalla Pro loco di Vibo Marina. Mi porrò, pertanto, in termini positivi nei riguardi della materia oggetto dell’interrogazione ricordando che, non a caso, una delle liste schierate a mio sostegno portava il nome di Porto Santa Venere, che considero, fra l’altro, un nome suggestivo e potenzialmente attrattivo di flussi turistici».

Commentando la parole del sindaco, Pisani ha voluto sottolineare come la proposta non deve essere letta come una rivendicazione autonomistica, ma come una giusta istanza con valenza identitaria. «Certamente ci sono problemi più importanti, ma appartengono ad ambiti diversi da questo; per ogni problema si potrà dire che ne esistono di più importanti. Apprezzo la sensibilità istituzionale del primo cittadino che ha preso nella dovuta considerazione le delibere prese da organi liberamente eletti, benché non riconducibili al suo mandato, dimostrando altresì rispetto per le ragioni provenienti da una numerosa componente della comunità cittadina che ritiene quel nome parte integrante della propria identità storica. Mi riservo, tuttavia, di esprimere giudizi definitivi solo nel momento in cui alle intenzioni seguiranno i fatti».

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