giovedì,Aprile 18 2024

Mileto, il vicesindaco Schimmenti lancia l’ultimatum e invita la maggioranza a darsi una mossa

La dura presa di posizione arriva dopo le recenti dimissioni del consigliere comunale Pasqualina Arena

Mileto, il vicesindaco Schimmenti lancia l’ultimatum e invita la maggioranza a darsi una mossa

All’indomani delle dimissioni da consigliere dell’ex assessore Pasqualina Arena, si registrano le prime reazioni all’interno dell’amministrazione comunale di Mileto guidata dal sindaco Totò Crupi. E non poteva essere altrimenti, vista la gravità della situazione ed i numeri risicati. A lanciare una sorta di vero e proprio ultimatum al primo cittadino e ai colleghi di maggioranza, è in questo caso il vicesindaco Francesco Schimmenti. “La paralisi amministrativa e politica che ormai da troppo tempo regna all’interno dell’amministrazione comunale – afferma – mi spinge, mio malgrado, ad aprire una discussione che deve per forza avvenire attraverso i media, vista la totale assenza di confronto in una squadra che quasi quattro anni fa ha chiesto la fiducia dei cittadini, promettendo l’attuazione di un programma che allo stato attuale è stato solo parzialmente realizzato a causa dell’assenteismo di gran parte degli amministratori eletti. La personale esperienza mi ha consentito di capire e captare il funzionamento di un apparato burocratico che molte volte pone palesemente freni alla voglia e all’entusiasmo di chi amministra la cosa pubblica, ma rimane comunque un’esperienza importante, perché ti consente di vivere e conoscere i vari bisogni dei cittadini e di toccare con mano i problemi che quotidianamente deve affrontare la comunità. Non è un compito semplice – aggiunge – soprattutto in una fase di forte crisi economica che ci portiamo dietro da decenni, ma ciò non giustifica la negligenza e l’aver alzato bandiera bianca da parte di chi ha l’obbligo di rappresentare e tutelare la cittadinanza”.

Accuse pesanti e circostanziate, queste di Schimmenti, riferite non solo al sindaco, “visti i problemi di salute che non gli permettono di poter assolvere a tempo pieno i ruoli a lui riservati”, ma anche “all’intera classe politica, minoranza inclusa, che avrebbe dovuto continuare a lavorare in trincea”. Una sorta di appello a “darsi una mossa”, che il vicesindaco spera a questo punto “non cada nel vuoto e serva a sensibilizzare quanti hanno deciso di voltarsi dall’altra parte rispetto ai piccoli e grandi problemi che quotidianamente vanno affrontati, certamente non da una o poche persone. Non si può più tergiversare – avverte –  i consiglieri rimasti in carica, gli assessori ed il sindaco devono a questo punto assumere una posizione chiara in merito alla prosecuzione di quest’amministrazione. In caso contrario, è meglio dire la parola fine e rimettere il tutto agli elettori. Anche le forze politiche presenti sul territorio sono in questa fase chiamati ad interloquire con l’amministrazione, facendo conoscere la propria posizione, i propri programmi ed i propri progetti, consentendoci così di avere una visione chiara del futuro che attende la nostra comunità”. La dura presa di posizione del vicesindaco si conclude “con la speranza che serva ad aprire il dibattito all’interno e all’esterno dell’amministrazione”, in modo da consentire “il rilancio su basi nuove dell’azione amministrativa del Comune”, ovvero di porre “le basi per costruire un nuovo futuro politico-amministrativo.”

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