«Esprimo forte perplessità e preoccupazione in merito alla decisione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia di convocare i candidati per il colloquio relativo all’“Avviso pubblico per il conferimento di incarico quinquennale di Direttore del Distretto Sanitario Unico” il 2 ottobre 2025, a pochissimi giorni dalle elezioni regionali in Calabria». È quanto afferma il consigliere uscente del Pd, Raffaele Mammoliti, candidato nella circoscrizione Centro in occasione della tornata elettorale del 5 e 6 ottobre.

«Questa scelta, oltre ad apparire intempestiva e inopportuna – continua Mammoliti in una nota - assume un significato ancora più grave se si considera che l’Asp di Vibo è stata sciolta per infiltrazioni mafiose e che oggi è retta da una terna commissariale. Di questa terna fa parte il direttore di Azienda Zero, nominato dall’attuale candidato presidente del centrodestra. Pur nel rispetto della legittimità formale degli atti, ritengo che la tempistica adottata sia inopportuna e pericolosa per la credibilità delle istituzioni sanitarie e per la tutela del principio di imparzialità amministrativa. In un momento in cui i cittadini calabresi sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti regionali, è doveroso evitare qualsiasi atto che possa essere percepito come una forma di condizionamento politico o istituzionale».

Mammoliti, dunque, adombra una potenziale strumentalizzazione dell’avviso pubblico, chiedendo «alle autorità competenti, terna commissariale in primis, di valutare con urgenza l’opportunità di sospendere o rinviare tale procedura a dopo le elezioni, nell’interesse esclusivo della trasparenza, della legalità e della serenità democratica».

«La sanità calabrese, già duramente segnata da anni di commissariamenti e infiltrazioni - conclude -, non può e non deve diventare terreno di ulteriori ambiguità o strumentalizzazioni».